E’ Trento la città italiana al primo posto per quanto riguarda la qualità della vita nel 2019.

E’ quanto emerge nella classifica annuale di ItaliaOggi, Università La Sapienza di Roma in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunta alla sua ventunesima edizione.

Secondo i risultati analizzati la provincia autonoma trentina, è al primo posto per affari, lavoro, ambiente, istruzione, tempo libero e turismo. Nei primi 68 posti della classifica non compaiono città del Sud. ultimo posto per Agrigento, risultata carente quasi sotto tutti gli aspetti.

Un’ulteriore conferma, dunque: nel Nord Italia si vive meglio che al centro e al Sud. Un gap che si conferma praticamente in tutti diversi ambiti presi in esame nella classifica annuale.

L’indagine di ItaliaOggi, ha puntato su diversi fattori economici e sociali per individuare nuove chiavi di lettura sulla qualità della vita, cercando di proporre un’analisi trasversale dei fenomeni che interessano le grandi e piccole province italiane, molto diverse fra loro.

Nell’edizione 2019, sono state incluse informazioni statistiche più dettagliate sul tenore di vita; la dimensione servizi finanziari e scolastici è stata sostituita da quella “istruzione, formazione e capitale umano”; sono stati individuati nuovi “cluster” di analisi che hanno dato vita a cinque raggruppamenti di province omogenei in cui è possibile riscontrare caratteristiche simili. Non un’Italia, dunque, e nemmeno due, ma ben cinque e differenziate.

I dati dimostrano che nel 2019 la qualità della vita in Italia è complessivamente migliorata. Oggi sono 65 su 107 le province italiane in cui la qualità di vita è buona o accettabile: un dato che risulta il migliore degli ultimi cinque anni. Nel 2015, infatti, le province in cui si vive bene erano 53 su 110, nel 2016 e 2017 erano diventate 56 su 110, nel 2018 avevano raggiunto quota 59 su 110.

Le prime dieci province appartengono, ancora una volta, al Nord-est o al Nord-ovest: dopo Trento, ci sono Pordenone, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola, Belluno, Aosta, Treviso, Cuneo, Udine e Bolzano, che scende però dal primo al decimo posto rispetto al 2018.

Per incontrare le prime province del Sud bisogna arrivare al 69° e al 70° posto, dove compaiono le lucane Potenza e Matera, quest’ultima che ha beneficiato del traino dovuto al fatto di essere stata nominata Capitale Europea della cultura.

Nel Mezzogiorno e stando a quest’analisi: in 35 province su 38 la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente. Al contrario, nel Nordest, in 22 province su 22 la qualità della vita è buona o accettabile, in nessuna scarsa o insufficiente.

Nel Nordovest, la qualità è buona o accettabile in 23 su 25 province (solo in due scarsa). Nell’Italia centrale si registra una situazione stabile: in 14 su 22 la qualità della vita nel 2019 è accettabile.

La differenza tra le province italiane si gioca anche su altre contrapposizioni. Tra Nordovest e Nordest, per esempio. O tra province minori, caratterizzate da elevati livelli di qualità della vita, e grandi centri urbani.

E così, raggruppando province con caratteristiche simili, l’Italia ne esce divisa in cinque. Bolzano e Bologna aprono la classifica nella dimensione affari e lavoro (Milano al sesto e Roma al 72° posto) mentre è Crotone che chiude la classifica.

Da questa indagine emerge chiaro un dato: nelle province di piccole e medie dimensioni si vive meglio che nelle metropoli. I grandi centri urbani faticano a toccare la vetta e a mantenere posizioni di eccellenza.

Sondrio si prende il primo posto in tema ambientale, ultima Catania. E’ invece Pordenone la provincia più sicura d’Italia, Rimini quella meno, anche per il flusso enorme di turisti. Milano va male e si colloca subito prima di Rimini al 106° posto, Roma al 98°.

Siena si conferma al primo posto nella classifica del tempo libero e turismo, confermando i piazzamenti conseguiti nelle cinque passate edizioni, così come Rimini, Aosta e Verbano-Cusio-Ossola, mentre Grosseto con la Maremma a trainare è in quinta posizione. Il Verbano-Cusio-Ossola si classifica in prima posizione nella dimensione relativa alla sicurezza sociale e personale, ultima Cosenza.

Il gruppo di testa comprende 21 province ed è caratterizzato da una notevole stabilità nel tempo, con una presenza pressoché esclusiva di province dell’Italia centro-settentrionale, a eccezione della provincia di Sassari in rappresentanza dell’Italia meridionale e insulare. Come negli anni passati, chiude la classifica Crotone.

Infine, è Milano che apre la classifica sul tenore di vita. A seguire nel gruppo di testa, Bologna, Monza e Brianza e Trieste. Roma è solo 44°. Ultima, Crotone.

In Lombardia domina Sondrio, bene Monza e Brianza (12), Mantova (16) e Lecco (18) che precedono anche Como e Milano, rispettivamente in 24esima e 29esima posizione. Scende di nove gradini Varese che nell’edizione 2018 si era piazzata 27esima.

Il VCO oltre ad essere tra le migliori per tempo libero e turismo, confermando i piazzamenti conseguiti nelle passate edizioni, si classifica in prima posizione nella dimensione relativa alla sicurezza sociale e personale, ultima Cosenza.

Con il suo quarto posto complessivo, il VCO, fa un balzo avanti notevole rispetto allo scorso anno guadagnando oltre 30 posizioni in classifica. 45° posto invece per Novara.