La rivoluzione del 4.0 sta toccando vari ambiti aziendali.
Uno tra questi è sicuramente quello agricolo, che sta aumentando sempre più l’utilizzo di innovazioni e tecnologie basate su IOT, sensori e macchine automatizzate. Vediamo com’è effettivamente la situazione.
Nel mese di Novembre, a seguito dell’evento “Agricoltura digitale 4.0: sicurezza, sostenibilità e casi virtuosi” tenutosi a Roma, sono stati resi noti dall’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, e dall’Università di Brescia, i dati su uno studio effettuato nel 2018 su 700 aziende sull’evoluzione dell’agricoltura e della crescente applicazione delle innovazioni tecnologiche e digitali.
Si è evinto che il mercato dell’agricoltura 4.0 sta crescendo in maniera esponenziale. Le aziende prese in esame comprendono protagonisti del settore e startup innovative.
Uno degli elementi di fondamentale importanza è anche l’impatto a livello climatico/ambientale che hanno queste soluzioni.Vediamo quindi com’è la situazione.
Valore del mercato
Sulla base dello studio del Politecnico, il valore del mercato a livello mondiale riguardante l’agricoltura 4.0 è di 7 miliardi di dollari nel 2018. Di questi 7 miliardi il 30% riguarda il continente europeo, mentre in Italia il 5% (corrispondente al 18% europeo) per un valore che varia tra i 370 e i 430mln di euro.
Sempre più soluzioni
Esistono 133 tipologie di soluzioni innovative in agricoltura, e la maggior parte di esse in Italia vengono utilizzate per la tracciabilità del Made in Italy.
Secondo Smart Agrifood, queste innovazioni, hanno permesso un miglioramento del processo di produzione per il 38% delle aziende del settore.
Dando quindi un taglio netto ai tempi e ai costi necessari. La rivoluzione vera e propria però riguarda l’Agricoltura 4.0 con 300 soluzioni messe a disposizione dal mercato (IOT, sensori, macchine automatizzate, droni), sopratutto dal mondo dell’agricoltura di precisione.
Delle 700 aziende intervistate, il 55% ne fa utilizzo, e nulla a che vedere con il percorso di studi fatto o l’età del singolo agricoltore.
Ma sono le startup a prendere il sopravvento con 500 aziende in tutto il mondo che hanno raccolto circa 2,9 miliardi di dollari di investimenti. Purtroppo però l’Italia, pur essendo primo paese in Europa ad essersi convertito maggiormente all’agricoltura 4.0, riceve solo l’1% dei finanziamenti.
Sicurezza alimentare
Oltre che migliorare i processi di produzione, le innovazioni della 4.0 riguardano anche la sicurezza delle coltivazioni attraverso la difesa fitosanitaria.
E’ molto diffuso l’utilizzo di agenti chimici per la lotta alle malattie delle piante, ma questo comporta anche un rischio, oltre che per la qualità del prodotto finale, per la salute dell’uomo e dell’ambiente circostante.
A questo proposito, è in aumento il numero di aziende del settore agrofarmaco che investono parte del budget (6%) dedicato alla ricerca e sviluppo, per la creazione di molecole che abbiano un’efficacia uguale o migliore, con il minor impatto possibile.
Stessa cosa nel settore dei fertilizzanti, che utilizza sensori prossimali e GPS con lo scopo di misurare le carenze nutritive delle coltivazioni, valutando l’effettivo bisogno di un fertilizzante, e sopratutto di quello più idoneo.
Dunque la digitalizzazione e il passaggio al 4.0 sta veramente rivoluzionando il modo di fare Agricoltura. C’è bisogno, però, di sempre più aggiornamenti e di maggiori investimenti. Dando possibilità a tutti di adattarsi, di innovare e di essere sostenibili.