Una corretta informazione è alla base della gestione del rischio COVID-19.
Le Donne della Vite hanno realizzato un vademecum dedicato alle aziende vitivinicole per organizzarsi e lavorare in sicurezza, arricchito da illustrazioni che sintetizzano le indicazioni per settori e operazioni.
La pandemia COVID-19 che stiamo vivendo ci ha blindati in casa, ha fermato molte attività produttive e, ovviamente, anche le iniziative che come Associazione Donne della Vite avevamo programmato per il 2020.
L’attività del settore primario è tra quelle consentite, il lavoro in vigna e in cantina non si è fermato e allora chiedendoci cosa avremmo potuto fare abbiamo, come è nelle corde dell’Associazione, puntato su cultura e informazione che sono tra i mezzi di protezione più efficaci.
Partendo dai protocolli tecnici e dalle indicazioni delle autorità sanitarie e scientifiche, aggiornati fino all’inizio della Fase 2 (4 maggio 2020), abbiamo elaborato un vademecum che riunisce consigli e indicazioni perché ogni azienda vitivinicola possa utilizzarli adattandoli alle sue realtà.
Uno strumento di riferimento per organizzarsi e lavorare in sicurezza. Per rendere più immediata la comprensione delle indicazioni di sicurezza abbiamo scelto gli sketchnotes, una comunicazione visuale e innovativa per illustrare processi e concetti, che unisce illustrazioni, testi e grafica.
Nel vademecum proponiamo un quadro complessivo che parte dalla riorganizzazione di tutte le attività aziendali ed entra nel dettaglio di come gestire il rischio di contagio in azienda in tutti gli ambiti, dal vigneto alla cantina, passando per uffici, mense, spogliatoi e officina.
L’adeguamento alle norme previste, infatti, parte dal ripensare e riorganizzare tutte le attività aziendali per applicare le norme igienico-sanitarie contenute nei protocolli di sicurezza anti-contagio. Seguono trattazioni specifiche che riguardano l’uso di trattori e mezzi aziendali, i trasporti e le consegne, gli spostamenti interni, le riunioni, gli eventi interni e la formazione.
La parte finale è dedicata alle indicazioni sulle mascherine – quali scegliere e come utilizzarle – e alla sanificazione.
Il vademecum è scaricabile all’indirizzo: www.donnedellavite.com/vademecum-covid-19
Speriamo prossimamente di poter recuperare alcune delle attività programmate per il 2020. Sicuramente non il convegno scientifico “I rosati nell’era del climate change: la sfida in vigneto, in cantina e sul mercato”, che abbiamo organizzato coinvolgendo illustri relatori.
Si sarebbe dovuto svolgere il 20 marzo scorso a Bari nell’ambito di Enoliexpo, che Fiera del Levante ha dovuto far slittare di un anno (11-13 marzo, 2021).
Forse, se ci saranno le condizioni, potremo riprogrammare l’incontro presso l’azienda Guado al Melo a Castagneto Carducci (LI): non solo una visita tecnica con passeggiata in vigneto e degustazione dei vini dell’azienda, ma anche una conferenza del professor Attilio Scienza dedicata alla zonazione di Bolgheri e a temi ad essa connessi. Confermiamo, invece, il Progetto DiVento 2020, il vino sostenibile e solidale delle Donne della Vite, per continuare a supportare le bambine e le ragazze accolte e sostenute nella Casa di Anita alle porte di Nairobi in Kenya, gestita dalla onlus Amani.
Il progetto coniuga sostenibilità in vigneto e cantina con la solidarietà, espressa dalle Donne della Vite, dagli sponsor che danno gratuitamente tutto quanto serve per produrre il vino, dalle aziende in cui di volta in volta il vino viene elaborato (Cantina Tuscania per DiVento 2016 bianco e Autoctona per DiVento rosso nel 2019 del millesimo 2018), e infine da coloro che donano denaro in cambio delle bottiglie di DiVento.
Denaro che viene direttamente incassato da Amani e destinato a Casa di Anita (per i dettagli: www.donnedellavite.com/divento-il-vino).
La presentazione del nuovo DiVento in novembre dovrebbe avvenire (e purtroppo il condizionale è d’obbligo) con un concerto “al femminile” presso il teatro PIME di Milano.
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Chi sono le Donne della Vite?
Siamo agronome, operatrici agricole, enologhe, ricercatrici, produttrici, giornaliste, comunicatrici, donne che hanno quale denominatore comune la vite e tutto il mondo che gira intorno ad essa. Un mondo a cui proponiamo di guardare da un’angolazione nuova, e per così dire laterale, di condivisione e reciproco riconoscimento, di creatività e innovazione, di comunicazione e anche di capacità di fare.
Abbiamo l’obiettivo di creare un punto di riferimento e un’occasione di aggregazione per le donne che operano nel mondo vitivinicolo, in cui raramente ci troviamo a lavorare insieme e a condividere progetti, e per valorizzare il nostro ruolo in un settore in cui sensibilità, capacità e professionalità femminili rischiano di non essere comprese in tutto il loro valore.
Nondimeno l’Associazione è aperta anche agli uomini che condividano il nostro punto di vista.
In una visione ampia, nuova e articolata, ispirata dai valori di etica, estetica e bellezza, scegliamo nuovi e coinvolgenti strumenti per le attività culturali, formative e divulgative per costruire una «rete culturale» di incontro e crescita nella quale condividere anche informazioni professionali, come ad esempio i risultati di sperimentazioni che spesso rimangono nei cassetti dei ricercatori.