E’ una mostra virtuale, visitabile sul sito di Palazzo Ducale da venerdì 8 maggio, con lo scopo di restituire alla memoria capolavori sulla storia della città di Genova, riuniti in un percorso per raccogliere contributi per le mostre e le attività future di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
Questa è la storia della Mostra che non c’é, nata da un’idea di Luca Bizzarri e a cura di Serena Bertolucci e Giacomo Montanari.
Palazzo Ducale, attraverso i canali Facebook e YouTube, racconta con esperti d’arte e non solo le opere dei più importanti artisti del Seicento, tra cui Caravaggio, Rubens, van Dyck, Strozzi, Puget, Gentileschi, commissionati per Genova o dalle grandi famiglie genovesi, capolavori che ora sono esposti in vari musei del mondo.
Ogni venerdì, dall’8 maggio, si può assistere alla presentazione di un’opera, di cui sono narrate la storia, le curiosità e i segreti.
La storia del Palazzo Ducale ha inizio quando la potenza economica della Repubblica Marinara genovese si affermò nel Mediterraneo, dopo la vittoria su Pisa nella battaglia navale della Meloria del 1284.
Le prime forme di governo comunale allora si riunivano in due edifici delle famiglie Doria e Fieschi, centro della città medievale.
Dopo le riforme di Andrea Doria nel 1528, si decise di dare al Palazzo una veste più sontuosa e per questo ne fu incaricato l’architetto Andrea Ceresola detto il Vannone.
Il Ducale divenne un palazzo in stile manierista, con la piazza Matteotti chiusa da un muro, diventando un centro del potere, con gli ambienti di rappresentanza e una piazza d’armi.
Nel 1777 un furioso incendio devastò i saloni del Maggiore e Minor Consiglio e la facciata principale del Palazzo, così la ricostruzione fu affidata all’architetto ticinese Simone Cantoni, che ideò l’omonima scala elicoidale, poi reinterpretò gli spazi in chiave neoclassica, accentuandone il carattere maestoso.
Dopo che la discesa di Napoleone in Italia segnò la fine della Repubblica, in seguito annessa al Regno di Sardegna nel 1815, il Palazzo divenne una sede di uffici amministrativi e in seguito del Tribunale.
Nei primi decenni del Novecento una notevole azione di restauro diretta da Orlando Grosso riportò alla luce le tracce medievali e cancellando gli interventi seicenteschi, e ripristinò la facciata dipinta di piazza De Ferrari.
Dal 1992 Palazzo Ducale è la sede della Fondazione per la Cultura che organizza mostre d’arte, grandi rassegne, incontri ed eventi di carattere commerciale e culturale.
Ma non c’è solo la Mostra che non c’è: le istituzioni culturali di Genova fanno rete attraverso la rete con #Insieme, la proposta digitale di Palazzo Ducale che, partita da Luca Bizzarri, presidente di Palazzo Ducale, ha visto l’adesione di Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, Beppe Costa, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment, e Claudio Orazi, sovrintendente della Fondazione Teatro Carlo Felice, e il sostegno di Iren poiché oggi il binomio cultura e digitale e uno straordinario strumento di fruizione culturale e d’intrattenimento, oltre ad essere un luogo per un pubblico nuovo oltre quello consueto e soprattutto di sperimentazione e innovazione in funzione della sfida di rivedere il futuro con un pizzico di creatività.