Il paese delle parrucche, qualcosa di bello, artigianale, tradizionale…. Una storia nuova.
Elva, in provincia di Cuneo, si trova in un vallone laterale della Valle Maira, a 1637 m di altitudine ed è composta di ben trenta borgate e frazioni.
La leggenda racconta che fu fondata da quattro briganti in fuga, alla ricerca di un posto appartato e di difficile accesso.
Dal punto di vista storico il paese fu un possedimento del marchesato di Saluzzo ed ebbe una notevole prosperità economica.
Tra fine Settecento e metà Novecento gli elvesi si specializzarono nel mestiere dei pelassier, o commercianti di capelli, dando vita a un’attività che ha portato gli elvesi a percorrere le strade di tutto il Nord Italia, alla ricerca di chiome femminili, allo scopo di confezionare le parrucche che si vendevano ovunque nel mondo da Parigi a Londra e negli Stati Uniti.
La popolazione rimasta oggi a Elva vive soprattutto di turismo, agricoltura, allevamento e produzioni casearie.
Il primo monumento da vedere è la Parrocchiale di Maria Vergine Assunta, che custodisce la splendida crocifissione e i dipinti situati nel presbiterio attribuiti a Hans Clemer, pittore fiammingo
che operò nel marchesato di Saluzzo e in Provenza fra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI, noto con il soprannome di Maestro d’Elva.
Invece il portale d’ingresso tardo-romanico è ricco di sculture, capitelli e tètes coupées e c’è una bellissima Madonna con bambino nella lunetta sopra il portale e il campanile romanico.
La data della costruzione della chiesa è incerta, ma le prime notizie si hanno a partire dal 1355, quando ci fu il trasferimento della parrocchia da San Bernardo nella sopra citata costruzione.
All’interno c’è il fonte battesimale, in pietra scolpita, risalente alla fine del XIV e inizio
del XV secolo, un’acqua santiera scolpita dai fratelli Zabreri di S.Damiano Macra nel 1463.
Sempre della fine del XIV e inizio del XV secolo è l’arco trionfale attraverso si accede al presbiterio, poi le pareti e il soffitto del presbiterio sono completamente affrescate, come sulla parete di fondo con un dipinto dedicato alla crocefissione del 1493.
Nella Borgata Serre la bellissima Casa della Meridiana, ottimo esempio di architettura alpina, è dal 2006 sede del Museo di Pels che custodisce gli strumenti, i documenti e i reperti storici sull’antico e singolare mondo dei Pelassiers, con le varie fasi della lavorazione dei capelli e una serie di testimonianze, fotografie, immagini e documenti commerciali del mestiere.