“I pianetini che dalla Pila vediamo sospesi a varie altezze nel firmamento della Valle, gravitano appunto attorno al piccolo sole di Campiglia.”
Così Massimo Sella descrive il panorama visto dal piazzale antistante il cimitero di Oriomosso.
“Altri paesi e specialmente Rosazza l’hanno superata in ricchezza e appariscenza, ma una madre non si duole d’essere eclissata dalle figlie. Campiglia resta per sempre oltre che il centro storico, il centro geografico della Valle.”
Unica al mondo
Non credo ci sia al mondo una valle così. Magnifica nella sua aspra architettura montana, quanto straordinaria in quella residenziale.
Alle borgate che si fan coraggio unendo a schiera le case (non ce ne sarebbe bisogno, tanto sono solide…), si alternano palazzi e ville, anche con giardini a terrazze, come quello di Villa Piatti.
Quanta maestria in ogni angolo di strada, nelle iscrizioni su di una fontana o su di un masso, come negli stipiti di pietra che coronano porte e finestre, non uno uguale a un altro.
Bellezza… montana
Per trascorrere una meravigliosa giornata in montagna, si parte con una breve passeggiata dalla Balma all’Asmara lungo la sponda destra del Cervo, rientrando alle cave con un percorso alto, toccando Magnani.
Salutato il monumento ai Picapére inaugurato nel 2013 e l’altro “monumento” poco sopra, il grande masso portato dalla piena del 5 giugno 2002, mi stupisco nel vedere un centro per tatuaggi nel Mulino Pianelli.
Che si sia reincarnato lo spirito di Giuseppe Maffei? E poi gli affreschi sulle case alla Piana, le pietre colorate sulla “spiaggia” del torrente, un torchio per uve abbandonato, il ponte dell’Asmara dove si conclude (o continua…) la storia di Marina Bellezza. L’autrice, Silvia Avallone, lascia aperta ogni soluzione.
Selciati d’arte
Il ritorno parte dal Circolo Valet verso l’ex municipio di San Paolo, tra due alti ponti, anche qui maestria.
Prima di Magnani ho un dubbio: se rientrare con la Strà dal Nos o con la Strà dal Muntrücasch. Scelgo la seconda strada che passa per la Truna sotto le ville di Magnani. E faccio bene, perché quel tratto di percorso a scendere verso la Balma è uno dei più belli che io conosca. Una galleria a scalini che non ti aspetti, lunga e buia a causa del contrasto con la luce esterna. Poi a seguire una discesa meravigliosamente pavimentata, larga 160 centimetri – sempre precisi – con i tornanti che si direbbero disegnati pietra per pietra da un artista selciatore.
Riparto dal fondovalle con la bella “traversa” pedonale tra la Balma e Rialmosso, passando per il ponte di legno sul Rio Males, nuovo di zecca.
Conosci il legno?
A Rialmosso pensavo di non fermarmi e alla fine ci sono rimasto quasi un’ora. Che ci sarà mai in questa sorta di dépendance del mio paese (Mosso), mi ero chiesto.
Ma poi uno gnomo di legno alto due spanne mi chiede “Conosci il legno? Il legno è vita!” Incuriosito, mi ritrovo al Nuovo Circolo Rialmossese ad ascoltare Gianguido Frassati che mi illustra storie sul legno che ignoravo, mentre lavora con scalpello e mazzuolo.
Riparto dal fondovalle con la bella “traversa” pedonale tra la Balma e Rialmosso, passando per il ponte di legno sul Rio Males, nuovo di zecca. E poi ancora, per Oriomosso, Piaro e più su, verso Piedicavallo.
La Bürsch
Questa è l’alta Valle Cervo, in Alto Piemonte, provincia di Biella, al confine con la Valsesia e la Valle d’Aosta. Il nome le viene dal torrente, lo stesso che bagna Biella, ma in realtà è conosciuta come Bürsch, toponimo che significa “tana” o “casa” nell’antica parlata locale di matrice walser.
Chi arriva qui per la prima volta rimane stupito non solo dalla bellezza della montagne, ma resta affascinato dal borgo ottocentesco di Rosazza, dalla pace e dalla spirituale armonia del Santuario di San Giovanni, dalle cascate nascoste tra i boschi di faggio e da una cultura unica che si esprime nella Casa Museo e in tutti gli angoli dei suoi 25 villaggi alpini.
A favorire questo risveglio di identità stanno nascendo importanti opportunità di accoglienza, con il recupero delle antiche case, grazie all’arrivo di nuovi operatori e con il ritorno di giovani particolarmente motivati.
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