La quattordicesima edizione del festival Mito Settembre Musica, con il nome di Spiriti, si svolgerà a Torino e a Milano dal 4 al 19 settembre in una versione adatta alle nuove regole dettate dalla pandemia, ma conserverà la sua fisionomia e identità.
Gli ottanta concerti eseguiti nelle due città si terranno al chiuso, nel pieno rispetto della sicurezza, e avranno come sedi di riferimento il Teatro Regio e il Conservatorio a Torino e il Teatro Dal Verme a Milano.
Nel capoluogo lombardo, gli appuntamenti pomeridiani si terranno dalle 16.30, mentre i concerti serali inizieranno alle 21, tutti ricchi di musica sacra e di pagine sulla dimensione spirituale dell’esistere.
Tra le novità principali di questa edizione ci sarà la presenza d’interpreti tutti italiani e non mancheranno le brevi introduzioni ai concerti, curate da Enrico Correggia, Luigi Marzola e Gaia Varon.
La serata d’apertura, sabato 5 settembre al Teatro Dal Verme di Milano, sarà affidata all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi guidata da Daniele Rustioni, con la violinista Francesca Dego, che introduce il tema del festival nella dimensione spirituale.
Tra le compagini strumentali e corali ci saranno l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, laBarocca, l’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano, il Giardino Armonico di Giovanni Antonini, l’orchestra bergamasca Atalanta Fugiens, il Coro e Orchestra Ghislieri di Pavia, e i gruppi da camera della Verdi e dei Pomeriggi Musicali.
Tra i direttori arriveranno le quattro bacchette italiane più note su scala internazionale, quelle di Daniele Rustioni, Michele Mariotti, Alessandro Cadario e Sesto Quatrini, per la prima volta riunite in un solo cartellone, oltre a un grande interprete come Ottavio Dantone.
Il festival si chiuderà a Milano sempre al Teatro Dal Verme il 19 settembre con il concerto intitolato Cinema, eseguito dall’Orchestra del Teatro Regio diretta da Sesto Quatrini, con Giuseppe Albanese al pianoforte e Sandro Angotti alla tromba.
Al centro della serata ci saranno le pagine di musica classica prese a prestito dal grande schermo: ed ecco che si potrà ascoltare la Danza ungherese n. 5 di Johannes Brahms presente nel film Il grande dittatore di Charlie Chaplin (1940), il Notturno dal Quartetto per archi n. 2 in re maggiore di Alexander Borodin inserito nella colonna sonora di 007 – Zona pericolo di John Glen (1987), Souvenir de Florence op. 70 di Pëtr Il’ič Čajkovskij che si ode in 40.000 dollari per non morire di Karel Reisz (1974) e il Concerto per pianoforte n. 1 in do minore op. 35 di Dmítrij Šostakovič con l’accompagnamento di orchestra d’archi e tromba.
Il valore artistico della programmazione del festival sarà sottolineato, inoltre, dalla scelta inedita di Radio3 di trasmettere tutti i principali concerti serali, in gran parte in diretta, moltiplicando così il numero degli ascoltatori anche al di fuori delle sale.