La XVII edizione del Festival della Mente si terrà a Sarzana, sulle coste della Liguria, da venerdì 4 a domenica 6 settembre, promossa dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, per la direzione di Benedetta Marietti.
Quest’anno la manifestazione si presenta con un format rivisitato, ma che mantiene l’impronta tradizionale, con venti incontri in presenza di pubblico, trasmessi anche in live streaming, e quattro di questi saranno ibridi, con un relatore a Sarzana che dialoga a distanza con un ospite in collegamento video.
Il programma vedrà anche sei contributi video di ospiti internazionali, realizzati per il festival e visibili solo online, sul sito e sui canali Facebook e YouTube nei tre giorni della manifestazione.
Filo conduttore di questa edizione è il sogno, una parola dai molteplici significati, letterali o metaforici, che rispecchia la natura multidisciplinare del festival e per generare riflessioni sul mondo contemporaneo.
Apre il Festival mente l’immunologo Alberto Mantovani, il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica, con la lectio magistralis Immunità, dal cancro a Covid-19: sogni e sfide. Negli ultimi anni sta diventando realtà il sogno dei padri della medicina, cioè utilizzare le armi del sistema immunitario nella lotta contro il cancro, ma ora si devono trovare nuove e coniugare l’avanzamento tecnologico con la sostenibilità.
Lo scrittore Eshkol Nevo, abile tessitore di storie, in collegamento da Israele, racconta il sogno con lo psicologo e giornalista Massimo Cirri e l’artista e fotografa Pax Paloscia che ha illustrato l’ultimo libro di Nevo Vocabolario dei desideri, uscito quest’anno per Neri Pozza.
Invece lo scrittore Paolo Di Stefano racconterà l’emigrazione italiana del dopoguerra dal 1946, quando migliaia di giovani italiani andarono a lavorare nelle miniere belghe in cambio di carbone, allettati da promesse di agiatezza.
Da Sarzana Alessandro Zaccuri si confronterà, in videocollegamento, con l’iraniano Kader Abdolah, uno dei più importanti scrittori del paese, perseguitato dal regime dello scià e poi da quello di Khomeini, rifugiato politico in Olanda dal 1988.
Matteo Caccia, che scrive e racconta storie per la tv, il teatro e la radio, esplorerà il tema del sogno delle vie d’Europa con lo scrittore e conduttore radiofonico Mathijs Deen, in collegamento dall’Olanda, che racconterà di come le vie di transito europee non siano mai state protagoniste di un’epica come quelle degli Stati Uniti.
Alessandro Barbero, amico della manifestazione, terrà una lezione dedicata a Il sogno nella letteratura medioevale.
Per gli uomini del Medioevo, come per gli antichi, il sogno era un avvertimento, ma sapevano che nel sogno le leggi della logica e della fisica sono sospese, come nel caso del Dante della Commedia.
La compagnia di danzatori contemporanei Abbondanza/Bertoni, una delle realtà artistiche più prolifiche del panorama italiano, porterà sul palco del festival Hyenas, spettacolo dedicato alla relazione tra viso e maschera con la metafora di un ballo in maschera per i mille volti dell’uomo d’oggi e la sua incapacità al silenzio.
A Sarzana il comico Giacomo Poretti, che prima di diventare attore è stato infermiere, terrà il monologo Chiedimi se sono di turno, che attinge alla sua esperienza personale di corsia, per un omaggio agli eroi che hanno portato il peso della recente pandemia.