Il 17 ottobre 1907 nacque l’Atalanta, la squadra di Bergamo, forte come la ragazza del mito greco da cui prende il nome…
Agli inizi del Novecento a Bergamo il cuore dello sport era in Città alta, cioè dentro le mura, dove aveva la sua sede, la Società Bergamasca di Ginnastica e scherma, fondata nel 1878.
Dentro le mura c’era anche un’altra società, La Giovane Orobia, fondata nel 1901 che svolgeva la sua attività nella palestra del Liceo Sarpi.
Per gli sportivi bergamaschi, che abitavano in città bassa, era impegnativo allenare tutti i giorni in Città Alta, bisognava salire con la funicolare, allenarsi e tornare a casa in serata, il tutto dopo la scuola.
Su queste premesse cinque giovani bergamaschi, Gino e Ferruccio Amati, Eugenio Urio, Giovanni Roberti e Alessandro Forrini, decisero di dare vita a una nuova società sportiva che avesse la sua palestra, per potersi allenare, nel Borgo in città bassa e per il nome della società furono d’accordo su Atalanta, la giovane eroina della mitologia greca invincibile nella corsa.
In questo periodo il calcio era un comprimario nella nuova società sportiva ma nel 1907 il pallone fece il suo debutto, con l’iscrizione della squadra al torneo organizzato da C.S.Trevigliese per l’inaugurazione del suo campo di calcio.
L’avversario più temibile per l’Atalanta era il football Club Bergamo, nato nel 1903 e formato quasi esclusivamente da Svizzeri, giunti in Italia per promuovere le loro aziende tessili, che giocavano nell’ippodromo del Borgo Santa Caterina, dove oggi sorge lo stadio della città.
Nel 1913 i ragazzi del Football Club confluirono nella Bergamasca, dando vita alla sezione calcio guidata da Matteo Legler, che diventò la rivale dell’Atalanta.
La rivalità tra Bergamasca e Atalanta esplose nel 1919, quando la FIGC impose alla città di Bergamo di avere una sola squadra nel campionato di Prima Categoria e venne organizzato uno spareggio.
La gara venne disputata il 5 ottobre 1919 a Brescia e vinse l’Atalanta per 2 a 0 guadagnandosi l’accesso alla Prima Categoria della stagione 1919-20, dove si classificò terza nel girone B Lombardo.
Nel febbraio 1920 la Società per gli Sports Atletici Atalanta e la Società Bergamasca di Ginnastica e Scherma si unirono con la denominazione di Atalanta e Bergamasca di Ginnastica e Scherma, oggi Atalanta Bergamasca Calcio, con la maglia dai colori nero e azzurro.
Quindici anni dopo il riconoscimento della FIGC l’Atalanta nel 1929 riuscì a partecipare al suo primo campionato italiano.
Nel 1937 i nerazzurri bergamaschi conquistarono la promozione in Serie A, ma alla fine della stagione la squadra fu retrocessa in Serie B.
Il club tornò in prima divisione nel 1940 e nel 1948 la squadra ottenne il suo miglior piazzamento in Serie A, al quinto posto della classifica.
Nel 1963 l’Atalanta vinse la Coppa Italia e per più di dieci anni restò in Serie A, poi nel 1973 la nuova recessione in serie B gettò in depressione dirigenza, giocatori e tifosi.
L’Atalanta visse un periodo buio, culminato nel 1981 con la retrocessione in Serie C1, che però diede avvio a un profondo rinnovamento dello spirito della squadra, tanto che nel 1985 l’Atalanta tornò in Serie A, dove è rimasta fino a oggi.
Tra i campioni dell’Atalanta ci sono calciatori come Roberto Donadoni, Alessio Tacchinardi, Cristiano Doni e Filippo Inzaghi.