Un’inedita mostra con oltre 200 ritratti, tra volti, pose, sogni di personaggi del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo, della politica, incontrati nel corso di una carriera quarantennale.
E’ l’ultimo evento di Giovanni Gastel, The people I like, a cura di Uberto Frigerio con l’allestimento dello Studio Lissoni, in prima assoluta nello Spazio Extra Maxxi di Roma dal 15 settembre al 24 novembre.
Il titolo racconta come il maestro fotografo si svela nella sua più intima autenticità e consacra il ritratto come un’opera artistica d’eccellenza.
Come nella cultura umanistica, Gastel restituisce valore all’uomo e dignità al soggetto autonomo e, attraverso i 200 ritratti in mostra, documenta una parte importante del suo lavoro d’artista in oltre quarant’anni di attività.
Modelle, attrici, artisti, operatori del settore, vip, cantanti, musicisti, politici, giornalisti, designer, cuochi fanno parte delle fotografie esposte senza un ordine preciso, o un’appartenenza a un determinato settore o categoria.
Come lo stesso Gastel dice: “The people I like racconta il mio mondo, le persone che mi hanno trasmesso qualcosa, insegnato, toccato l’anima… e per me questo non dipende dalla loro origine, estrazione sociale, gruppo di appartenenza o altro. L’anima è qualcosa di unico, indipendente e, come tale, non segue nessuno schema predefinito, come il cuore”.
I ritratti non sono percepiti come rappresentazioni della fisionomia umana, ma lasciano trasparire un significato interiore su ciò che va aldilà dell’esteriorità cogliendo la complessità del soggetto.
Al centro sempre l’anima che traspare dalla posa, dall’espressione del volto e dalla sua teatralità, per un ruolo centrale che non si ferma all’analisi fisica, ma scava nella sfera psicologica del personaggio.
Una sensazione riprodotta dal curatore Uberto Frigerio e dall’architetto Piero Lissoni che ha ideato l’allestimento, anche nella scenografia e nella disposizione delle immagini esposte, dove danzano, come quasi a rincorrersi, in un labirinto che si snoda su circa 125 metri di lunghezza, volti di artisti celebri in un susseguirsi di dinamiche e interpretazioni distinte.
Pareti mobili di 3 metri d’altezza disposte in diagonale sembrano dialogare l’una con l’altra, in percorsi casuali che invitano lo spettatore a orientarsi secondo il suo istinto, con i volti di Marco Pannella, Barack Obama, Forattini, Ettore Sottsass, Germano Celant, Mimmo Jodice, Fiorello, Zucchero, Tiziano Ferro, Vasco Rossi, Roberto Bolle, Bebe Vio, Bianca Balti, Luciana Littizzetto, Franca Sozzani, Miriam Leone, Monica Bellucci, Mara Venier, Carolina Crescentini e moltissimi altri.
Sono tutti ritratti in grande formato, per le misure 130×90, in bianco e nero, mentre nella parte finale del precorso espositivo trovano spazio, in una sorta di quadreria, 80 immagini della serie dei colli alti neri.