Il 3 novembre negli Stati Uniti verrà eletto il nuovo presidente della nazione più potente del mondo, ma come funziona questo meccanismo?
Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti si tengono una volta ogni quattro anni dove, con metodo indiretto, i cittadini votano il presidente e il vicepresidente del Paese nell’Election Day, che cade il martedì successivo al primo lunedì di novembre, per scongiurare il rischio di chiamare alle urne gli elettori il primo novembre, giorno festivo.
Nel corso della votazione i cittadini non votano direttamente il presidente americano ma, rispettando le regole dei singoli Stati federali, scelgono i grandi elettori, che andranno a formare il Collegio elettorale degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti sono costituiti da cinquanta stati e alle elezioni presidenziali ognuno di questi esprime un numero di grandi elettori.
Il numero di parlamentari di ciascuno stato dipende dalla popolazione, come anche per i grandi elettori.
Ogni candidato alle elezioni presidenziali è collegato a una lista di grandi elettori che sono a loro volta scelti dai vari comitati elettorali.
Nella quasi totalità degli Stati americani i grandi elettori sono eletti con sistema maggioritario, infatti il candidato che ottiene un solo voto in più degli altri si aggiudica tutti i grandi elettori espressi da quello stato.
Gli stati più influenti sono la California, il Texas, New York e la Florida ma, oltre agli Stati più vicini ai Democratici, come la California, e a quelli vicini ai Repubblicani, tipo il Texas, ci sono anche gli Stati incerti, su tutti l’Ohio.
I grandi elettori sono 538 e il futuro presidente, per assicurarsi la Casa Bianca, deve ottenere la maggioranza assoluta, cioè 270 grandi elettori.
Successivamente i grandi elettori si riuniranno in un collegio elettorale il lunedì successivo al secondo mercoledì di dicembre, dove votano per un candidato alla presidenza e per uno alla vicepresidenza e, chi riceve più voti, sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Il vincitore sarà formalizzato con il giuramento e l’insediamento il 20 gennaio.
Il presidente degli Stati Uniti deve avere almeno trentacinque anni, essere nato negli Usa. può essere rieletto solo per un secondo mandato e, in caso di morte o dimissioni, viene sostituito dal vicepresidente fino al termine del mandato e non può sciogliere il Congresso in nessun caso.
Inoltre il presidente è capo dello Stato ma anche del governo, nomina i nove giudici della Corte Suprema e, al termine del mandato, torna a essere un privato cittadino.