Raccontare per una vita come il mondo delle favole e leggende si sia evoluto…
L’antropologo ed etnologo Giuseppe Cocchiara, uno fra i maggiori studiosi del folklore in Europa, nacque a Mistretta, in provincia di Messina, il 5 marzo 1904.
Fin da ragazzo manifestò il suo interesse verso gli studi demologici, pubblicando svariati e interessanti saggi e, laureatosi in legge, nel 1929 si recò in Inghilterra a Oxford per studiare Antropologia Sociale con docenti come Bronisław Malinowski e Robert Ranulph Marett.
Al suo ritorno in Italia nel 1933 ottenne la libera docenza e in seguito la cattedra di Storia delle Tradizioni Popolari all’Università di Palermo, reggendola fino alla sua morte, contribuendo a elevare l’Università palermitana a un prestigioso livello internazionale.
Cocchiara fu autore di circa cento opere fondamentali, tradotte in diverse lingue e per quindici anni fu Preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo, rivestì l’incarico di Segretario Generale dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Palermo, fu membro di diverse Accademie: l’Istituto Reale di Antropologia Sociale Inglese, la Società Sociologica Internazionale di New York, la Società Etnologica Indiana, l’Accademia Finnica di Helsinki e fu insignito della Laurea Honoris Causa in Lettere all’Università di Atene.
Nel 1934 fu incaricato dal Municipio di Palermo di riordinare un numero considerevole di materiale raccolti dal famoso antropologo e folklorista Giuseppe Pitrè, che si trovavano in quattro sale di un vecchio e angusto locale in via Maqueda a Palermo.
In quest’ambiente tutto il prezioso materiale, assommante a circa 1500 oggetti, che era rimasto nel dimenticatoio fin dalla scomparsa di Pitrè, ebbe un’onorevole sistemazione e classificazione con la creazione di un’esposizione permanente, situata nei locali annessi della Palazzina Cinese, nel Parco della Favorita.
La realizzazione del nuovo Museo la si ebbe grazie a Cocchiara, dopo un lungo negoziato intrapreso con il Ministero dell’Educazione Nazionale.
Ben presto nel Museo, intitolato a Giuseppe Pitrè, arrivarono altri preziosi oggetti che raggiunsero il numero considerevole di ventimila pezzi.
Oltre alla collezione Pitrè, il Museo comprende le raccolte della sezione “Etnografica ceduta dal Museo Nazionale di Palermo e altre donazioni di privati, inoltre il Museo Pitrè comprende un’altra struttura, situata nel quartiere dell’Albergheria sempre a Palermo nel settecentesco Palazzo Tarallo di Ferla – Cottone d’Altamira.
Tra le opere più notevoli di Giuseppe Cocchiara ci sono La vita e l’arte del popolo siciliano nel Museo Pitrè, Genesi di leggende, Il linguaggio della poesia popolare, Storia degli studi delle tradizioni popolari in Italia, Il mito del buon selvaggio, Pitrè, la Sicilia e il folklore, Storia del folklore in Europa, che gli valse il premio Marzotto e il primo premio internazionale Pitrè, Il paese di cuccagna, Popolo e letteratura in Italia, L’eterno selvaggio, Il mondo alla rovescia e Le origini della poesia popolare.
Cocchiara inoltre ha fondato a Palermo la Facoltà di Magistero e si è battuto affinché si realizzasse l’attuale sede della Facoltà di Lettere dell’università palermitana, ma non poté assistere al completamento del progetto, situato in Viale delle Scienze, a causa della sua prematura scomparsa, avvenuta nella sua Palermo il 24 gennaio 1965.