Nelle sere di agosto si possono cercare le stelle più belle del firmamento, ma nella volta celeste ci sono anche le costellazioni, visibili dai 30 ai 60 minuti dopo il tramonto o quando la luna, il mattino, è ancora osservabile prima del sorgere del sole.
Questo mese, la Luna si congiunge con Saturno, Marte, Venere, Mercurio e Giove, le stelle poi luminose da vedere sono Spica, Arturo, Antares, Altair, Vega, Deneb, Capella, Castore, Polluce, Betelgeuse e Sirio.
Nel mese di agosto, la costellazione del Leone si nasconde dietro il Sole, mentre quella invernale di Orione appare nel cielo del mattino.
Dai primi giorni di agosto, nella costellazione del Toro, è possibile identificare la sua stella più brillante, Aldebaran e nella stessa costellazione, a sinistra della Luna, si nota la stella Capella. A destra, e nella costellazione di Orione, c’è la gigante rossa Betelgeuse, mentre s’intravede anche Rigel, una supergigante blu, grande diciotto volte la massa del Sole.
Nella costellazione dei Gemelli, tre pianeti formano una diagonale, Giove, più luminoso e più alto rispetto agli altri, Mercurio, luminoso e più basso e, nel mezzo, Marte, e si vedono alla sinistra del gigante gassoso Castore, più in alto, e Polluce, più in basso.
Per la costellazione della Vergine, invece, è visibile Spica, mentre in Bootes, non è difficile identificare la stella più brillante, Arturo.
Il viaggio prosegue nella costellazione di Ofiuco, la tredicesima costellazione dello Zodiaco, sebbene astrologicamente questo abbia solo dodici segni.
Non ci sono stelle luminose in Ofiuco ma, non molto lontano, la stella luminosa in basso e a destra della Luna è Antares una supergigante rossa, che si trova nella costellazione dello Scorpione.
Per la costellazione del Capricorno non ci sono stelle notevolmente luminose ma. quando il 18 agosto la Luna vi transita, è possibile identificare sopra di essa tre stelle luminose, distanziate abbastanza da formare il noto triangolo estivo.
Le tre stelle sono Altair, la più bassa e visibile nella costellazione dell’Aquila, Vega, più alta rispetto ad Altair e nella Lyram e Deneb, a sinistra di Vega e nel Cigno, la più debole delle tre stelle e la più lontana, a 1.700 anni luce, e ciò che la rende una delle stelle più distanti che si possano vedere, ma che brilla con un’intensità 60 mila volte più forte di quella del Sole.