Uno stadio creato da un Maestro dell’architettura italiana…
Lo stadio San Nicola di Bari, cuore dell’attività calcistica della squadra cittadina, venne inaugurato il 3 giugno 1990, ospitando un’amichevole tra Bari e Milan, dove a vincere furono i padroni di casa per 2-0, grazie alle reti di Monelli e Scarafoni.
Fino a quel momento, la casa del Bari era stata lo Stadio della Vittoria, inaugurato nel 1934 e l’ultima vittoria in campionato nello stadio casalingo fu ottenuta nell’aprile 1990 contro la Cremonese, con Perrone che segnò il gol decisivo.
La costruzione del nuovo stadio cominciò quando l’Uefa non reputò lo Stadio della Vittoria adatto a ospitare il Mondiale di Italia ’90.
Il San Nicola prese il suo nome a seguito di un referendum pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno, sponsorizzato dal giornale, dalla Coca Cola e dalla Cassa di Risparmio di Puglia.
Il complesso venne progettato da Renzo Piano, che lo soprannominò Astronave per via della sua particolare conformazione architettonica, con posti a sedere numerati, totalmente coperti, disposti su due anelli concentrici a pianta ellittica simmetrica su entrambi gli assi.
L’effetto che Piano intendeva creare era quello di un’astronave atterrata su di un cratere circondato dal paesaggio pugliese.
Nel progetto originale non era prevista la pista di atletica, la cui aggiunta fu richiesta dal Coni e questo provocò un allargamento degli spalti, che avrebbero dovuto avere un diametro maggiore.
La capienza aumentò fino a oltre 58.000 spettatori, mentre le file più prossime al terreno di gioco degli anelli si ritrovarono senza copertura.
Renzo Piano consegnò il progetto nel luglio 1987 e la costruzione del San Nicola fu affidata al Consorzio Stadium, una RTI composta dalla Salvatore Matarrese S.p.A. e da altre imprese edili locali.
L’inaugurazione avrebbe dovuto avere luogo il 10 maggio in un’amichevole tra il Bari e la nazionale argentina, all’epoca detentrice della Coppa del Mondo, che non ebbe luogo a causa dei ritardi nei lavori.
Il San Nicola fu anche il teatro della finale per il terzo posto ai Mondiali di Italia ’90 tra Italia e Inghilterra, con vittoria degli azzurri, della finale di Coppa dei Campioni tra Stella Rossa e Marsiglia dell’anno successivo e fu utilizzato anche per i Giochi del Mediterraneo.
Negli anni Novanta il San Nicola ha ospitato molte partite di Serie A, date le sette stagioni del Bari nella massima serie in quel decennio grazie a Franco Janich, che fu direttore sportivo della squadra dal 1983 al 1992, com nomi come João Paulo, Di Gennaro, Boban, Maiellaro e Platt.
Nel 1999 brillò il nome di Antonio Cassano, che fece faville al suo esordio al San Nicola, dove rubò la scena al compagno di squadra, il nigeriano Hugo Enyinnaya, anche lui al primo gol in serie A.
Dopo gli anni Novanta, il Bari finì in una spirale negativa praticamente interminabile e solo nel 2009/2010 la squadra di Ventura, neopromossa in A, incantò con un bel 4-2-4.
Gli anni successivi nella serie B furono difficili, fino al fallimento avvenuto nel 2018.
Ora la società è della famiglia De Laurentiis, in possesso dei mezzi per rinverdire i fasti degli anni Novanta, che si erano visti al San Nicola.