Con il weekend del 25 aprile, tornano a Milano i tour nella Cripta di San Sepolcro a cura di Neiade Tour & Events.
A partire dal 23 aprile nelle nuove date, prenotabili su www.neiade.com, si potrà scendere in questo luogo con due diverse tipologie di visite guidate, a lume di lanterna o con un restauratore.
Le guide professioniste accompagneranno il pubblico nella chiesa ipogea, al di sotto della chiesa di San Sepolcro, in un suggestivo tour serale che verrà illuminato solamente dalle luci delle lanterne.
La chiesa di San Sepolcro a Milano venne fondata nel 1030, quando un monetiere di nome Rozzone fece erigere sull’antico foro romano una chiesa che l’arcivescovo Ariberto d’Intimiano consacrò alla Santissima Trinità.
Il 15 luglio 1100, dopo la riconquista di Gerusalemme, l’arcivescovo di Milano, Anselmo IV da Bovisio, a memoria di questo evento, cambiò la dedicazione in chiesa del Santo Sepolcro, data la presenza nella sua parte sotterranea, fin dalla fondazione, della copia del sepolcro di Cristo. Realizzata da un maestro campionese del primo Trecento, secondo la tradizione al suo interno nella copia venne posta la terra prelevata dai Crociati a Gerusalemme e altre reliquie provenienti dai luoghi santi.
Nella seconda metà del Cinquecento, la chiesa fu eletta da San Carlo Borromeo come luogo privilegiato di preghiera e il santo in seguito avviò un complesso restauro dell’edificio di culto, che prevedeva la realizzazione di un sacro monte, composto da ventiquattro cappelle dedicate alle scene della Passione.
Il progetto, per varie vicende, non fu mai portato a termine, anche se alcuni gruppi vennero effettivamente realizzati e sono visibili nella chiesa superiore, come la Lavanda dei piedi, Gesù davanti a Caifa, la Flagellazione e il Rinnegamento di Pietro.
Nei secoli successivi la chiesa subì diversi interventi di rimaneggiamento, che ne modificarono l’aspetto in maniera sensibile e la facciata fu ricostruita a fine Ottocento secondo uno stile romanico ritenuto più conforme all’antico edificio medievale.
Con la soppressione della Parrocchia di San Sepolcro, nel 1928 il complesso venne annesso al patrimonio della Biblioteca Ambrosiana, che ancor oggi la amministra.
Tra il 2008 e il 2011 la chiesa superiore vide un importante intervento di restauro promosso dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Lombardia e condotto da Pinin Brambilla Barcilon, che ha permesso di fare luce sulle complesse vicende storico-artistiche di cui questo luogo.
La cripta consente ai visitatori di entrare in contatto con una delle testimonianze più antiche della storia della città, infatti la pavimentazione, costituita da grandi lastre di pietra bianca di Verona, proviene dal lastricato dell’antico foro romano del IV secolo, la piazza principale della civitas romana, dove si svolgevano le attività civili e religiose.
Riaperta al pubblico dopo cinquant’anni nel 2016, successivamente la cripta fu oggetto di un complesso intervento di restauro finanziato dal Mibac e terminato nella primavera del 2019, volto principalmente al recupero delle superfici decorate.