Torna la bella stagione e gli eventi enogastronomici a San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia con, nel weekend del 29, 30 aprile e 1 maggio, Cacio & Pepe VS Carbonara Festival, il grande format itinerante dedicato alla Cucina Romana, in scena in Piazza Matteotti, per tre giorni imperdibili tra gusto e divertimento.
Sarà un weekend all’insegna della cucina e delle specialità regionali, tra pasta fresca con cacio & pepe, carbonara, gricia, amatriciana, salsiccia e sroccoletti, carciofo alla giudiaca, porchetta di Ariccia, verdure cotte, trippa alla romana, arrosticini alla brace, patate fritte, salsiccia e molte altre golosità, tra cui immancabili birre e vini selezionati.
Ci sarà la possibilità di usufruire di un servizio bar e della ristorazione nell’area relax con tavoli e per i più piccoli sarà presente anche un mini luna park.
Il festival è ad ingresso gratuito e si terrà venerdì dalle 18 e sabato e domenica dalle 11 del mattino, anche per pranzo, con orario continuato fino a cena.
Inoltre, non sarà necessaria la prenotazione telefonica data l’elevata disponibilità di tavoli e coperti, ma si consiglia comunque di arrivare presto e di approfittare anche degli orari del pranzo.
San Polo d’Enza oggi è un importante punto di comunicazione tra il territorio Reggiano e quello Parmense e tra pianura e Appennino, con il nome che deriva in parte da San Polo, a cui fu dedicata una cappella, e in parte dall’Enza, il fiume che ne lambisce i confini.
Fu abitato da tempi antichissimi, come testimoniato dall’importante insediamento etrusco di Servirola, circa un chilometro a nord dell’abitato, e si suppone che il paese fosse stato abitato dagli Etruschi verso il V secolo a.C.
L’antico nome di San Polo, Plebs de Caviliano, è citato per la prima volta in un diploma dell’Imperatore Ottone II redatto il 14 ottobre del 980.
Nel 1070 passò dalla Chiesa di Reggio Emilia al dominio del marchese Bonifacio di Canossa, per poi essere ceduto nei secoli successivi ai Visconti, agli Estensi e, nel XVII secolo, ai Gherardini.
L’antica Rocca, edificata nel XI secolo, è il frutto della trasformazione del castello in residenza signorile, e oggi ospita gli uffici comunali e il Museo della Resistenza.
Con un ingresso medievale al borgo, rappresenta il simbolo dell’antichissima storia del paese che si trova sulle sponde dell’Enza.
Su un’altura verso Quattro Castella si nota l’ex convento francescano di Montefalcone, purtroppo oggi in abbandono, e, a nord del paese, l’antica pieve di Caviano.
Nella parte collinare del comune è da vedere, sulla via per Canossa, il borgo di Grassano, dalle tradizionali case di sasso.