Ancora una volta il Rolling Truck Street Food Festival sarà a Porto Valtravaglia, vicino a Luino e sulle sponde del Lago Maggiore, da sabato 13 a martedì 16 agosto, per un weekend dedicato al divertimento, alla degustazione di delizie dall’Italia e dal mondo, al suggestivo spettacolo delle Farfalle Luminose, sabato sera, e alla musica anni Settanta, Ottanta e Novanta degli Elisir 2.0, domenica sera.
Organizzato da Nova Eventi e patrocinato dal Comune di Porto Valtravaglia, l’evento si svolgerà sul lungo lago in piazza Imbarcadero, dalle 11.00 all’una di notte sabato 13, domenica 14 e lunedì 15, e dalle 11 a mezzanotte martedì 16.
I Food Truck proporranno tante specialità, come arrosticini abruzzesi, pane e panelle, pane cunzato, mini arancini, currywurst, burritos, tacos, nachos, platano fritto, hot dog, paella e bocadillos.
Tutto questo da assaporare con un boccale di birra artigianale, un bicchiere di vino oppure un colorato cocktail.
Porto Valtravaglia è una cittadina che sorge sulle rive del Lago Maggiore, tra Laveno e Luino, e si compone di Porto, il capoluogo e varie frazioni.
Il centro si è sviluppato sulle rive del lago, le frazioni si trovano sul vasto altopiano attorno, che in alcuni punti supera i mille metri.
La storia di Porto Valtravaglia, segue le vicende di tutto il Verbano, che vedono nei Celti i primi abitanti stanziali, a seguire i romani, per passare poi al dominio longobardo, quindi i Visconti e i Borromeo.
Nel 1700 giunse il periodo più importante del centro, dove si fece strada l’imprenditoria locale, in particolare la lavorazione del vetro.
Da questo momento in poi gli abitanti di Porto Valtraglia, per un’intuizione di Dario Fo, che qui crebbe saranno conosciuti come “mezarat”, cioè pipistrelli, il popolo della notte, a causa dei frequenti turni di notte nelle varie fabbriche presenti.
Il premio Nobel Dario Fo, in proposito scrisse anche un libro “Il paese dei Mezarat”, e ideò il festival tra le vie del paese, che si svolgeva di notte. Il paese vanta anche un altro cittadino illustre Nanni Svampa attore teatrale e tanto altro.
Nel tardo ‘800 Porto Valtravaglia, iniziò anche ad affermarsi come luogo di villeggiatura. Il lungolago è un gioiellino con bellissimi edifici caratteristici con rimandi seicenteschi, come la Chiesa di San Rocco, pur essendo stata costruita a partire da una cappella che risale al 1523. Un luogo ideale per l’aperitivo al tramonto o la classica cena a bordo lago.
Davanti ai giardini del lungolago si trova la spiaggia detta “del Corti”, con fondo sabbioso. Sono comunque diversi e apprezzati gli spazi dove prendere il sole e fare un tuffo nel lago.
All’arrivo del paese da Laveno troviamo l’attrezzata spiaggia di Punta Molino. Arrivando invece da Luino la spiaggia di Montesole, quindi la spiaggia del “Golfo degli Aranci”.
Le frazioni di Porto Valtravaglia regalano scorci e angoli caratteristici, oltre a un panorama incredibile sull’alto Verbano. In tutte è praticamente presente l’antico lavatoio con le caratteristiche originarie. A Domo nell’entroterra meritano una visita diversi antichi edifici di culto, che formano un unico complesso.
Il Battistero di San Giovanni, di epoca carolingia, la Chiesa di Santo Stefano e la Chiesa di Santa Maria Assunta, di stile romanico col prezioso organo cinquecentesco.
Dalle frazioni partono diversi sentieri e strade apprezzate anche dai ciclisti, ideali per escursioni in giornata, per trovare fresco d’estate e godere di punti incantevoli.
Tra i più noti, il tratto che porta da Muceno, agli oltre ottocento metri dell’Alpe San Michele con spettacolari vedute sul lago, le Alpi, la Valtravaglia e la Valcuvia, per arrivare poi a oltre quota milleduecento, con il Monte Colonna e il villaggio fantasma.
Assolutamente da vedere la millenaria chiesetta di San Michele e lo spazio attorno ideale per il relax e godersi un pic-nic.