Torna per la settima edizione, da venerdì 26 a domenica 28 agosto, il Todays festival, progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino. Tra artisti internazionali, produzioni esclusive, anteprime, showcase, performance, eventi formativi e d’incontro con il meglio della scena musicale contemporanea.
Rispetto per la diversità, superamento dei confini, creazione di nuovi orizzonti sono il cuore del festival che, attraverso la musica e l’arte, intende restituire un’esperienza di armonia ed equilibrio mischiando generi, emozioni e visioni.
Due saranno i palchi principali della proposta artistica, il main stage degli spettacoli sarà il grande prato verde di Spazio 211, dove si alterneranno concerti tra le ore 18.00 e le 24.00 per tutte le tre serate.
Allo scoccare della mezzanotte il tutto si trasferirà tra le mura dell’ex fabbrica INCET, la piazza interna semicoperta fulcro evocativo dell’ex Industria Nazionale Cavi Elettrici Torino, per una serie di performance.
Sempre presso l’ex fabbrica, protagonista di un ampio intervento di recupero urbano, si svolgeranno gli appuntamenti diurni e le attività educational del progetto TOlab. Opinion maker, dove giovani artisti e professionisti si incontreranno per muoversi trasversalmente fra i differenti linguaggi in campo musicale, artistico e sociale, scambiandosi storie ed esperienze.
Vivere il presente e lottare per la felicità è parte della musica di anche per Alynda Segarra, pseudonimo di Hurray for the Riff Raff, portoricana cresciuta nel Bronx, capace di mescolare Patti Smith, il punk, percussioni africane e campionamenti di poesia Nuyorican, per continuare a essere ribelle e profondamente umana.
Per la prima volta in Italia a Todays ci saranno i sei giovanissimi musicisti Black Country, New Road schizzati da subito in cima alle chart inglesi come i più titolati esponenti del post- tutto, definiti migliore band al mondo e candidati al Mercury Prize.
Arriva per Todays anche il duo scozzese Arab Strab, indubbiamente uno dei gruppi più apprezzati dello scenario indipendente oltreoceano, con un sound tra desiderio, disperazione e fatalismo, che invita come ascoltatori a risvegliare i sensi intorpiditi, a muoverci coi beat.
La chiusura sarà per la formazione storica di Bobby Gillespie, si conferma tra i mostri sacri dello scenario musicale europeo contemporaneo, senza nostalgie, ma con lo sguardo sempre rivolto sul presente.