Le automobili più belle sono italiane…
Domenica 16 ottobre sarà la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca, un’iniziativa promossa da ASI per il patrimonio tecnico e culturale del motorismo storico italiano che è sempre più tutelato, divulgato e sviluppato.
Inoltre il motorismo storico è una vera e propria industria sociale, capace di coinvolgere gli ambiti più disparati del quotidiano individuale a partire con l’indotto diretto, rappresentato da tutta la filiera professionale con gli addetti dei vari comparti oltre a tutte le attività legate al turismo, all’accoglienza, alla cultura, all’enogastronomia.
Va sottolineato il fondamentale apporto delle iniziative promosse dal motorismo storico, infatti sono numerose le attività di club e associazioni di questo settore che hanno come obiettivo raccolte fondi o aiuti diretti destinati a enti che operano nel sociale.
In questo contesto, l’Automotoclub Storico Italiano svolge un ruolo chiava grazie alle sue iniziative e alla presenza su tutto il territorio nazionale con oltre 300 club federati e aderenti dal 1966, anno della sua fondazione, e con l’istituzione della Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca mobilita gli appassionati per creare decine di opportunità culturali, sociali e di intrattenimento rivolte soprattutto al pubblico e alle generazioni più giovani.
In occasione della Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca, in tutta Italia sono organizzati raduni, esposizioni, mostre tematiche, convegni per raccontare la storia del motorismo, con l’obiettivo di far conoscere e comprendere quanta cultura c’è in questo settore.
Affinché si possa parlare di auto d’epoca il veicolo deve essere stato prodotto per lo meno 30 anni prima della sua iscrizione nel Registro ASI e le vetture diventano storiche, invece, dopo 20 anni di età.
Gli anni di un’auto, però, non sono gli unici elementi fondamentali per ottenere lo status di vettura d’epoca perché deve essere stata mantenuta in stato decoroso e soprattutto in condizioni fedeli all’originale.
Riuscire ad ottenere l’iscrizione nel registro auto storiche comporta una serie di benefici per il proprietario, e i benefici concernono gli importi relativi all’assicurazione e alla tassa di possesso.
Nel primo caso per l’assicurazione saranno ridotti rispetto ad una vettura non d’epoca, mentre il bollo andrà pagato solo nel caso in cui si decida di circolare con l’auto, e non dovrà essere corrisposto se si conserverà la vettura in garage.
Per l’iscrizione di un’auto storica nell’apposito registro ASI è necessario rivolgersi ad uno dei club presenti sul territorio e versare la quota associativverranno consegnati il certificato d’identità, il certificato di ria, poi levanza storica e collezionistica e la carta FIVA.
Essere proprietario di un’auto storica comporta alcuni indubbi vantaggi da un punto di vista economico, infatti il costo dell’assicurazione è generalmente più basso rispetto ad una vettura moderna, non è prevista una classe di merito basata sul sistema bonus/malus ed in caso di vettura con più di 30 anni di età è prevista l’esenzione dal pagamento del bollo auto e, per i modelli di età comprese tra i 20 e i 29 anni, il pagamento del bollo è ridotto al 50%.