Il tennis da tavolo o tennistavolo, noto come ping pong, è una specialità olimpica dal 1988, si può giocare in luoghi ristretti, sia al chiuso che all’aperto, ed è uno degli sport più diffusi nel mondo.
Le origini del ping pong derivano dal gioco francese Jeu de Paume, conosciuto in italiano con il nome pallacorda o trincotto, che nell’Inghilterra del 1880 divenne un passatempo dell’alta società.
Infatti nel Regno Unito l’impossibilità di giocare a tennis durante il periodo invernale, a causa della mancanza di strutture al coperto, contribuì alla nascita del tennis casalingo, giocato dopo cena all’interno dei famosi circoli dell’alta società londinese con materiali e attrezzature improvvisate, come tappi di champagne al posto delle palline, scatole di sigari utilizzate come racchette e libri a simulare una rete.
Il primo set da ping pong, simile al moderno tennis da tavolo, venne costruito nel 1890 da David Foster che gli diede il nome di Parlour Table Games e inserì all’interno della confezione un panno verde da stendere su un tavolo con disegnate le righe di un campo da tennis, due racchette con incordatura, una pallina di gomma ricoperta da stoffa, un recinto di legno da adagiare sul tavolo per delimitare l’area di gioco, una retina da sistemare in mezzo al tavolo e due grandi reti da posizionare ai lati per evitare che la pallina uscisse dall’area durante il gioco.
Solo un anno dopo la Jacques of London, azienda produttrice di giochi, lanciava sul mercato il Gossima Game che includeva due racchette simili a tamburelli, una pallina in sughero ricoperta di stoffa e una rete alta 30 cm.
Nonostante l’interesse dimostrato dalla società vittoriana, i due giochi furono accantonati poiché il kit di Foster conteneva delle palline di gomma che avevano un rimbalzo imprevedibile e incontrollabile mentre quelle in sughero non rimbalzavano abbastanza e rendevano il gioco poco fluido.
Con i primi anni del Novecento, grazie all’avvento della plastica e della celluloide, le palline cambiarono aspetto e John Jacques, proprietario della Jacques of London, rinnovò il Gossima Game e lo lanciò con il nome di Ping Pong, termine che rimandava al rumore che fanno le palline quando rimbalzano sul tavolo.
In poco tempo il gioco divenne popolare in tutto il mondo e nel 1926 nacque l’International Table Tennis Federation, la prima federazione internazionale di tennis da tavolo.
Nel gennaio dello stesso anno fu organizzato il primo torneo internazionale in Germania cui seguì il primo campionato mondiale ospitato a Londra con gli atleti di Austria, Cecoslovacchia, Danimarca, Germania, Svezia, India e Ungheria, che si aggiudicò quasi tutte le medaglie imponendosi sulla scena del tennis da tavolo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.
La diffusione del tennis da tavolo in Asia interessò la Cina sul finire del XIX secolo e poi Giappone e Corea, grazie allo stile a penna, cioè il modo di impugnare la racchetta che ricorda la posizione delle dita mentre si scrive.
Sempre in Asia, nel 1951, furono introdotte le cosiddette coperture sandwich che cambiarono la struttura delle racchette, fino a quel momento costruite in legno e ricoperte da uno strato di gommapiuma puntinata.
La novità delle coperture sandwich prevedeva l’inserimento di uno strato di gommapiuma tra il legno e la tela gommata che rendeva i colpi più veloci ed efficaci, che fu una vera e propria rivoluzione per l’epoca che aumentò la popolarità del ping pong.
Negli stessi anni il tennis da tavolo divenne sport nazionale in Cina e in poco tempo la Repubblica Popolare Cinese si aggiudicò il titolo di nazione regina nel ping pong conquistando, fino ad oggi, 24 medaglie d’oro olimpiche su 28.
Inoltre, negli anni Settanta, gli incontri tra gli atleti cinesi e quelli americani, gli unici ad avere il permesso di entrare nel territorio cinese dopo l’instaurazione del regime di Mao, contribuì al miglioramento delle relazioni sino-americane.
Oggi, con quaranta milioni di giocatori stimati a livello agonistico e più di trecento milioni di giocatori amatoriali, il ping pong è lo sport più praticato al mondo.