Dal 28 al 30 ottobre ad Arona sarà un weekend con il Mercato Europeo e, sul lungolago Caduti di Nassirya, ci saranno più di cento espositori provenienti dall’Europa e dai paesi del Mediterraneo coloreranno la città con prodotti alimentari, street food e artigianato,a cura di Fiva Confcommercio.
Saranno tre giorni di scoperte a zonzo tra le bancarelle, dove fermarsi anche per degustazioni e per l’acquisto di prodotti alimentari, come biscotti bretoni, torte Sacher, Brezeln, paella, gulasch, salumi austriaci, grigliate, muffin e pancake, birre irlandesi e moltissime altre golose proposte.
Tutto questo in una delle città più belle del Lago Maggiore, dalla storia antichissima.
Infatti la presenza dell’uomo nel territorio di Arona risale ad almeno quindici secoli prima di Cristo, come dimostrano i numerosi reperti archeologici rinvenuti in località Lagoni, che testimoniano l’esistenza di una civiltà palafitticola, oltre ad importanti ritrovamenti sulla Rocca che domina la città sono la prova di insediamenti del Neolitico Inferiore o Medio del IV millennio a.C.)
Tracce di stanziamenti di popolazioni di origine gallica e di edifici romani, oltre a una necropoli del I secolo d.C., mostrano come la zona abbia subito diverse dominazioni, mentre sono limitati i resti delle successive invasioni barbariche.
Nel XI secolo un manoscritto in pergamena che attesta la fondazione di un’abbazia dedicata ai Martiri Graziano e Felino, ultimata intorno al 979 grazie ad Amizzone del Seprio, capitano di ventura.
Fu l’abbazia benedettina a governare il luogo fino a che non divenne parte dei domini dei Torriani nel XII secolo e, nel 1277, dei Visconti.
Nel 1439 Vitaliano Borromeo ottenne da Filippo Maria Visconti il feudo di Arona, che fu proprietà della famiglia fino al XVIII secolo r proprio nel castello della Rocca, il 2 ottobre 1538, nacque San Carlo Borromeo.
Secondo alcune fonti, sotto la dominazione sabauda Arona fu dichiarata Città da Carlo Emanuele III, entrato in possesso del territorio nel 1744, anche se le documentazioni in merito sono rintracciabili soltanto nell’Editto Postale promulgato da Carlo Alberto nel 1838.
In seguito al crollo dell’impero napoleonico Arona tornò ai Savoia fino alla proclamazione dell’Unità.
Lo sviluppo della città proseguì con il progresso economico del paese, infatti la realizzazione della prima linea ferroviaria Novara-Arona del 1855 potenziò i collegamenti, attivi grazie alla navigazione del Lago Maggiore, con il resto d’Italia e con il centro Europa.
All’espansione del settore commerciale, da sempre motore dell’economia cittadina si è affiancata una discreta affermazione delle attività industriali e alberghiere, queste ultime legate ad un fiorente turismo.
Oggi Arona dispone di un’ampia offerta di servizi e di opportunità per le attività lavorative e il tempo libero, grazie anche ai collegamenti con i più importanti snodi aeroportuali e autostradali d’Italia.