A Inveruno dall’11 al 13 novembre si festeggia con un lungo weekend la Fiera Regionale di San Martino, da sempre un appuntamento con la storia e le tradizioni agricole del territorio, ma anche una preziosa opportunità per rilanciare il commercio cittadino.
Quest’anno ci sarà un elemento importante in più poiché , nell’anno del centenario dalla nascita di Giovanni Marcora, particolare attenzione sarà dedicata al ricordo dell’ex Ministro dell’agricoltura.
Tornano anche gli stand espositivi commerciali, che quest’anno saranno presenti da venerdì 11 novembre al pomeriggio e sera, inoltre si terranno eventi e manifestazioni serali per dare ancora più rilievo anche alla parte fieristica.
Venerdì 11 novembre, si terrà la prima serata e sarà dedicata alle centraline Wiseair diffuse nel Milanese, sabato 12 novembre è previsto un appuntamento dedicato al Progetto Superb per la riforestazione del paesaggio della pianura padana e il terzo appuntamento per domenica 13 novembre sarà legato all’economia circolare dei produttori locali.
In piazza Dorino Villa, sabato 12 novembre e domenica 13, ci sarà l’azienda agricola Santa Giulia che proporrà laboratori per bambini, con panificazione e produzione di prodotti, e giochi di una volta per coinvolgere le famiglie.
Un grande spazio è previsto anche per gli animali con la fattoria didattica, il padiglione per avicoli, quello dei conigli, inoltre diversi animali da fattoria troveranno un posto nel parco e ci sarà un’area per una galoppata con i pony.
Domenica 13 novembre, al mattino, tra gli appuntamenti più attesi torna la benedizione dei mezzi agricoli, con il lungo corteo dei trattori delle aziende del territorio.
Inveriuno era abitata già in epoca romana ed era chiamata, nei documenti del X secolo, Euruno e Everuno, derivati da Eburos, cioè tasso, e pertanto avrebbe il significato di ‘località del tasso’ o di un certo Tasso.
Attorno alla metà del 1100 la famiglia milanese degli Avogadri, che aveva ampi possedimenti a Inveruno, ne cedette parte ai Visconti e ai Da Monza e una metà ad altri signori i quali, a loro volta, li assegnarono alla chiesa di Sant’Ambrogio di Milano.
Dopo essere appartenuta nel Duecento a questa chiesa e ai Crivelli, nella prima metà del XVI secolo fu infeudata agli Arconati e, elevata al rango di marchesato, durante la dominazione spagnola fu posta sotto il controllo della famiglia Lossetti.
Inveruno fu successivamente occupata dagli austriaci, cui subentrarono i francesi, tornando nuovamente sotto il dominio asburgico fino all’annessione al Piemonte nel 1859.
Il 26 aprile 1945 fu lo scenario di un’azione di resistenza partigiana contro il tentativo di occupazione da parte dei tedeschi.
Dal punto di vista turistico degne di nota sono la seicentesca chiesa parrocchiale di San Martino, ricostruita sul finire dell’Ottocento e in seguito sottoposta a vari restauri, la chiesetta di Sant’Ambrogio, le ville Tanzi Mira e De Ponti, del XIX secolo, oltre alla settecentesca villa Coizet e la parrocchiale della frazione di Furato.