Il calendario artistico italiano del 2023 parte con l’undicesima edizione di Art City Bologna, in programma dal 27 gennaio al 5 febbraio.
L’art week con il programma di mostre, eventi e iniziative speciali, promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere, torna ad accompagnare lo svolgimento di Arte Fiera nel periodo invernale, che è la fiera di settore perfette per scoprire le anticipazioni della scena artistica contemporanea.
Diretta per il sesto anno da Lorenzo Balbi, direttore di Mambo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Ary City Bologna torna a riflettere la ricchezza della città nel campo della cultura contemporanea attraverso le variegate proposte offerte dal sistema di istituzioni pubbliche e organizzazioni private.
Nell’edizione 2023 il main program sarà articolato in uno special project e in 12 main projects che andranno a comporre una proposta rappresentativa delle pratiche artistiche contemporanee in oltre 100 eventi.
Accanto ai luoghi deputati all’arte, l’evento si connota per la ricerca di spazi normalmente non fruibili a scopo espositivo, dimenticati o poco noti al grande pubblico.
Per questa edizione i luoghi spazieranno tra differenti tipologie, offrendo nuove esperienze e punti di vista rinnovati sulla città, come Nuovo Parcheggio Stazione di via Fioravanti, Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi, Alchemilla a Palazzo Vizzani, LabOratorio degli Angeli, Padiglione de l’Esprit Nouveau, Oratorio di San Filippo Neri, Palazzo Bentivoglio, Sala Studio di Teatri di Vita e Conserva di Valverde ai Bagni di Mario.
Come per le due precedenti edizioni, per l’ideazione e lo sviluppo dell’identità visiva è stata confermata la collaborazione con Filippo Tappi e Marco Casella, con come filo rosso i mostri e figurazioni di fantasia ispirati a quelli apparsi nelle narrazioni antiche e utilizzati dai cartografi medievali e rinascimentali per rappresentare l’ignoto.
Riferimento ideale è anche la figura di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), padre fondatore delle scienze naturali di cui Bologna celebra i 500 anni dalla nascita, che dedicò le ultime pagine della sua Naturalis Historia al tema dei mostri celesti, eccezionalità astronomiche che rimangono inspiegabili.
Proseguendo la sperimentazione del formato che avviene fin dal 2018, con gli interventi di importanti artisti internazionali quali Vadim Zakharov, les gens d’Uterpan, Romeo Castellucci, Gregor Schneider e Tino Sehgal, lo special project inviterà il pubblico a immergersi in una serie di opere d’arte viventi con il lavoro Have a Good Day! nato dalla collaborazione tutta al femminile di Vaiva Grainytė (autrice del libretto), Lina Lapelytė (compositrice e direttrice musicale) e Rugilė Barzdžiukaitė (regista e scenografa), che nel 2019 hanno vinto il Leone d’Oro per la migliore Partecipazione Nazionale con il Padiglione della Lituania con l’installazione Sun & Sea (Marina), a cura di Lucia Pietroiusti, nell’ambito della 58 Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Accolta con grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo, questa sorprendente opera lirica per dieci cassiere, con sottofondo di un centro commerciale e pianoforte racconta la vita interiore delle lavoratrici protagoniste, mostrando che cosa si nasconda dietro i sorrisi forzati e i saluti meccanici in personaggi vivaci e brillanti, le cui biografie e pensieri segreti sono dei brevi drammi di carattere personale che si fondono in un coro comune con ironia, humour, poesia e paradosso, evitando qualsiasi giudizio moralistico.
La rappresentazione è prodotta da Operomanija, ed è promossa da MAMbo con il sostegno di Istituto di Cultura Lituano e Ambasciata di Lituania in Italia.