Nonostante la Legge di Bilancio 2023 abbia riconfermato e prorogato molti dei Bonus approvati dai due precedenti Governi, nessuna conferma è arrivata, invece, per il Bonus Terme, la misura che consentiva l’accesso agevolato alle strutture di benessere convenzionate e l’acquisto ai servizi termali.
Non sappiamo, ovviamente, se in futuro verrà varato ancora, ma se così sarà ecco tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento.
Bonus Terme: di cosa si tratta?
Previsto dall’art. 29-bis del DL n.104/2020, il Bonus Terme è l’incentivo MiSE e dedicato a chi deve acquistare entrate o soggiorni alle terme accreditate dal ministero.
Una misura che trovava la sua ragion d’essere in due fattori, legati entrambi all’emergenza sanitaria, che da un lato ha provocato, per circa due anni, gravi perdite economiche alle strutture di benessere e dall’altro è stato causa di forte disagio psichico e fisico per milioni di italiani.
Tramite il Bonus, quindi, due sono gli obiettivi perseguiti:
rilanciare le strutture termali, con un sostegno economico che incentivi i cittadini a usufruire dei servizi da questi proposti;
offrire ai cittadini un’occasione di svago e relax, utili per il proprio benessere psico-fisico.
A questi obiettivi si aggiungeva il vantaggio di godere di un’agevolazione che copriva fino al 100% del servizio acquistato, per un importo massimo di 200 euro.
Come accennato, il bonus era valido solo all’interno di strutture convenzionate e dotate di specifici requisiti. Vediamo allora chi erano i destinatari della misura e, per le strutture, come era possibile l’accredito.
Destinatari Bonus Terme
Il Bonus era rivolto a tutti i cittadini, senza distinzione di reddito e in possesso dei seguenti requisiti:
– essere maggiorenni;
– essere residenti in Italia.
A questi si aggiungeva la precisazione di non cedere a nessun titolo il proprio bonus a terzi e che questo non costituiva reddito imponibile e in quanto tale non aveva alcuna rilevanza ai fini della determinazione ISEE.
Accreditamento strutture termali: come fare
Il bonus, come ripetuto più volte nel corso dell’articolo, era spendibile per prestazioni termali, incluse quelle di wellness e beauty, offerta da una struttura termale accreditata.
Le strutture che intendevano aderire all’iniziativa dovevano, però, essere in possesso dei seguenti requisiti per essere accreditate, quali:
essere operante nel settore termale e delle acque minerali curative;
essere iscritta nel Registro delle imprese con codice Ateco 2007 96.04.20 “Stabilimenti termali”;
essere pre-registrato alla piattaforma on line dedicata.
L’elenco degli istituti termali accreditati era reperibile online sul sito bonusterme.invitalia.it. Ad Invitalia, poi, la struttura provvedeva a richiedere il rimborso del buono utilizzato dal cittadino per la fruizione dei servizi.
Per sapere se durante il 2023 il Bonus Terme sarà rinnovato, tieniti aggiornato sul nostro Canale Telegram dove pubblichiamo spesso informazioni e news sulle agevolazioni e i bonus in corso.