Il gotico Duomo di Milano, con i suoi 600 anni di lavoro, riflette in modo appropriato la creatività e l’ambizione della città, grazie alla facciata in marmo rosa di Candoglia, ornata da 135 guglie e 3400 statue, e una storia secolare…
La costruzione del Duomo iniziò nel 1386 e terminò nel 1965, nello stesso luogo in cui si trovava la Basilica di Sant’Ambrogio dal V secolo d.C., alla quale fu aggiunta nell’ 836 la Basilica di Santa Tecla, poi vennero distrutte da un incendio nel 1075.
Iniziato da Gian Galeazzo Visconti nel 1386, il progetto della cattedrale era considerato irrealizzabile, si dovettero scavare canali per trasportare le quantità di marmo al centro della città e vennero inventate nuove tecnologie, mentre le linee gotiche erano passate di moda.
La sua costruzione divenne sinonimo di un’impresa senza fine e gran parte del suo ornamento è nello stile neogotico del XIX secolo,.
Lungo 157 metri e in grado di ospitare fino a 40.000 persone, il Duomo di Milano è la quinta chiesa più grande al mondo, dopo la Basilica di San Pietro, la Basilica di Nostra Signora di Aparecida in Brasile, la Cattedrale di San Giovanni Divino a New York e la Cattedrale di Siviglia.
Il Duomo di Milano è anche la più grande chiesa gotica al mondo, nonché l’edificio religioso che ospita il maggior numero di statue, circa 3400, che vanno a sommarsi alle 135 gargoyles e alle altre 70 figure di altro genere.
Tra le numerose statue che decorano il Duomo di Milano ce n’è una davvero particolare che raffigura una copia esatta della Statua della Libertà, che venne realizzata nel 1810, circa 70 anni prima di quella a New York.
Sulla terrazza maggiore si trovano una statua che raffigura Erminio Spalla, primo pugile italiano a diventare Campione Europeo, e una di Primo Carnera, il primo italiano che riuscì a conquistare un titolo mondiale di pugilato nel 1933, quella di un piccione, simbolo di Piazza Duomo, di un dinosauro, il ritratto di Toscanini, uno di Mussolini e la raffigurazione dell’incontro tra il Duce e Vittorio Emanuele
Forse la statua più famosa di tutte è la Madonnina, posta sulla cima del Duomo, alta ben 4 metri, che non ricopre però solo una funzione spirituale, infatti l’alabarda che tiene in mano funziona come un parafulmine, permettendole di proteggere la città.
Nel 1774 venne stabilito che nessun edificio a Milano potesse superare in altezza la Madonnina, ma a partire dagli anni Sessanta del Novecento le regole vennero rivisitate, a patto che venisse posta sulla cima una replica della Madonnina, visibile oggi su alcuni dei grattacieli più alti di Milano, dal Pirellone a Palazzo Lombardia, fino alla recente Torre Isozaki.
L’interno del Duomo non è meno suggestivo, scandito da tre enormi vetrate, mentre nella cripta il San Carlo Borromeo è sepolto in uno scrigno di cristallo di rocca.
Vicino all’ingresso, è possibile notare sul pavimento una meridiana, costruita dal XVIII secolo dagli astronomi dell’Accademia di Brera, che era talmente precisa e per diverso tempo venne utilizzata come orologio ufficiale cittadino.
Entrando dal portone principale, in basso a destra, si può notare il bassorilievo del drago Tarantasio, leggendario abitante del Lago Gerundo che anticamente bagnava la città di Milano.
Giungendo presso l’altare Maggiore, si nota subito l’immenso organo a canne, il più grande in Italia e il secondo più grande in Europa e sull’altare si può notare una piccola lucina rossa, infatti vi è custodito uno dei chiodi della Croce di Gesù, che viene esposto una volta all’anno ai fedeli.
Al di sotto dell’altare si trova il Tesoro del Duomo costituito da paramenti, oggetti sacri in oro e pietre preziose.