La Riso Gallo è una tra le più antiche industrie risiere italiane, che da Genova arrivò prima in Lomellina e poi oltre l’oceano in Sudamerica….
Questa grande storia cominciò a Genova nel 1856 con un primo stabilimento di produzione, che lavorava risone importato e in seguito, per far fronte alle necessità del mercato sudamericano, fu aperto un altro stabilimento in Argentina.
Il successo ottenuto e la grande esperienza nel settore spinsero la Riso Gallo a concentrare l’attenzione sulle coltivazioni italiane e così lo stabilimento genovese si trasferì nel 1926 a Robbio Lomellina, il cuore del Pavese, una tra le più rinomate zone risicole.
Ma la vera svolta per la Riso Gallo avvenne nel 1942 a Buenos Aires dove un giorno Riccardo Preve, un giovane imprenditore risiero, con attività in Italia e Argentina. , chiacchierando con un amico che lavora alla Cinzano, fu colpito dal fatto che, dopo che la sua azienda aveva messo l’etichetta con la marca sulle bottiglie di vermouth, erano aumentate le vendite e gli incassi, al punto che la gente non chiedeva più un vermouth, voleva un Cinzano.
Riccardo decise cosi di confezionare il riso in un barattolo o in una scatola, con sopra un’etichetta con il nome Preve e ne parlò con i collaboratori più vicini che, però, gli fecero notare che il riso era venduto a tutti, anche ai ceti più popolari tra cui, specialmente all’interno del paese, l’analfabetismo era molto diffuso, così in tanti non avrebbero potuto leggere il nome Preve e sarebbero stati spinti ad acquistare il riso della concorrenza.
L’obiezione aveva un solido fondamento, ma Riccardo ma, grazie al suo spirito combattivo, non si arrese e propose che, invece di una parola, si stampasse un’immagine e. un sillabario per bambini, trovò vivaci illustrazioni di animali con il loro nome, come Tortuga con il disegno della tartaruga, Gato con il disegno del gatto, Jirafa, Gàgio.
Così i clienti non dovevano leggere niente, ma memorizzavano il disegno della scatola che avevano acquistato, come Riso Jirafa, Riso Tortuga, Riso Gàgio.
L’esperimento partì nei piccoli mercati nei dintorni di Buenos Aires e dopo qualche giorno fu un successo, al punto che i rivenditori erano contenti perché non perdevano più tempo a servire i clienti con la paletta.
Come per Cinzano, anche per il riso Preve le vendite aumentarono in modo esponenziale, in una varietà in particolare, la più amata dalla gente e considerata la migliore della gamma, che era proprio il Riso Gallo.
Da allora il gallo è diventato il simbolo che caratterizza il marchio e tutti i prodotti dell’azienda pavese ed evoca l’amore per la natura, i gusti autentici della campagna e l’allegria di una tavola ricca di sapori.