Borgoticino, in provincia di Novara, dal 1 al 4 giugno presenta Bella Storia. La nostra Festa della Repubblica, omaggio al lungo percorso che ha portato l’Italia ad essere una Repubblica.
La celebrazione del 77esimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana organizzata dall’Amministrazione Comunale di Borgoticino è per promuovere le celebrazioni della ricorrenza dall’1 al 4 giugno 2023, attraverso una serie di attività ed eventi a carattere istituzionale, culturale, ludico, ricreativo e gastronomico, attraverso la collaborazione con le realtà associative operanti sul territorio comunale e i pubblici esercizi presenti nel centro abitato e interessati dagli eventi.
Saranno quattro giorni tra street food, musica e tanti altri eventi con festa dello sport, spettacolo circense per famiglie, street dog.
A poche migliaia di metri in linea d’aria dalle ultime acque del Lago Maggiore e dalle prime del fiume Ticino, su una verde collina, ancor verde di boschi e pochi campi, si trova Borgoticino.
La scoperta di alcuni ritrovamenti archeologici indicano a Borgoticino la presenza di insediamenti risalenti al IX VII secolo a.C. nelle zone di Gagnago e della Madonna delle Grazie, mentre nella frazione di Gagnago era posto un castrum romano, attestato anche dalla toponomastica.
Borgoticino intorno all’anno 1190 per volere del comune di Novara vide l’edificazione un borgo sovrastante il castello ed il villaggio fortificato di Lupiate, oggi scomparso, situato nei pressi della Madonna delle Grazie di Borgo Ticino, per contrastare il potere dei conti di Biandrate e dei Da Castello, che in quelle terre avevano il cuore dei loro possedimenti.
Dapprima il nome del borgo fu Borgo Franco, nella prima metà del Duecento il nome mutò in Borgo di Lupiate, mentre nella seconda metà dello stesso secolo assunse il nome che conserva ancora oggi.
Entrato a far parte del dominio del ducato di Milano, il borgo fu dato in feudo nel 1413 ai Visconti e nel 1447 ai Borromeo, che lo tennero fino al XVIII secolo.
Nel 1718, un censimento svoltosi sotto la sovranità austriaca calcolava la popolazione in 1159 abitanti e nel 1814 la popolazione del borgo era di 1535 abitanti.
Con il passaggio dei poteri dopo la caduta di Napoleone, si verificò un assalto al Municipio e le carte dell’archivio vennero disperse e bruciate e da allora la storia del borgo divenne quella generale del territorio e del Paese.
Interessanti da vedere sono la parrocchiale di Santa Maria Assunta, del XII secolo, a tre navate con cappelle laterali, poi ampliata; la chiesa di Santa Maria delle Grazie, risalente al XII secolo, in stile barocco; l’oratorio di San Michele, del XIV secolo, un monastero degli Umiliati; l’oratorio di San Giacomo, del XII secolo, e la chiesa di San Zeno, di cui rimangono solo pochi ruderi.