Uno dei personaggi fondamentali della storia della poesia italiana…
Ludovico Ariosto nacque a Reggio Emilia l’8 settembre 1474, il padre Niccolò era capitano della rocca della città e a causa dei suoi incarichi lavorativi impose alla famiglia una serie di spostamenti, prima a Rovigo nel 1481, poi a Venezia e Reggio ed infine a Ferrara nel 1484.
Per volere del padre, Ludovico cominciò a studiare legge tra il 1484 e il 1494, oltre a frequentare la corte estense di Ercole I, dove venne a contatto con illustri personaggi dell’epoca tra cui Ercole Strozzi e Pietro Bembo.
Gli anni più felici dell’ Ariosto furono quelli tra il 1495 e il 1500 quando poté occuparsi dello studio della letteratura, che è la sua vera passione.
Il primo evento che sconvolse la vita di Ludovico fu la morte del padre nel 1500 dato che, come primogenito, doveva occuparsi delle sue cinque sorelle e dei quattro fratelli rimasti orfani.
Nel 1502 accettò il capitanato della rocca di Canossa e li ebbe un figlio, Giambattista, nato dalla relazione con la cameriera Maria, seguito dopo poco tempo dalla nascita di un secondo figlio, Virginio, avuto dalla relazione con Olimpia Sassomarino.
Ariosto nel 1503 prese gli ordini ecclesiastici minori ed entrò alle dipendenze del cardinale Ippolito d’Este, barcamenandosi tra incarichi amministrativi, servizi da cameriere personale, missioni politiche e diplomatiche.
Tra il 1507 e il 1515 fu ad Urbino, Venezia, Firenze, Bologna, Modena Mantova e Roma, oltre ad essere impegnato nella stesura di L’Orlando Furioso e la scrittura e la messa in scena di alcuni lavori teatrali come le commedie Cassaria e I Suppositi.
Nel 1510 il cardinale Ippolito ricevette una scomunica dal papa Giulio II e Ariosto andò a perorare la sua causa a Roma, ma non ebbe una buona accoglienza dal papa.
Il poeta nel 1512 fuggì attraverso gli Appennini con il duca Alfonso, per sottrarsi alle ire papali, scatenate dall’alleanza tra gli Estensi e i francesi nella guerra della Lega Santa, poi andò a Firenze dove conobbe Alessandra Balducci, la moglie di Tito Strozzi, di cui si innamorò perdutamente.
Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1515, Alessandra si trasferì a Ferrara e tra i due ha inizio una lunga relazione che culminò in un matrimonio segreto nel 1527.
Il rapporto tra Ariosto e il cardinale peggiorò a seguito della pubblicazione dell’Orlando Furioso nel 1516, poi Ludovico si rifiutò di seguire il Cardinale in Ungheria, dove fu nominato vescovo di Buda, e venne licenziato.
Nel 1517 il poeta passò alle dipendenze del duca Alfonso d’Este e, dopo la riacquisizione da parte degli Estensi della Garfagnana, fu prescelto come governatore di quei territori dal 1522 al 1525 facendo il possibile per liberarli dai briganti che li infestano, dopodiché tornò a Ferrara.
Ludovico visse i suoi ultimi anni di vita in completa tranquillità nella sua casetta di Mirasole, circondato dall’amore del figlio Virginio e della moglie Alessandra, oltre a dedicarsi alla revisione dell’Orlando Furioso, prima di morire il 6 luglio 1533, all’età di 58 anni.