Per la Stagione dei Teatri 2023-2024 a Bergamo la Fondazione Teatro Donizetti ha ideato un programma che unisca la Stagione di Prosa e Altri Percorsi con la sezione Storia, Teatro e Società e includerà anche Operetta e Opera&Concerti, oltre a numerosi progetti formativi.
Per la Stagione di Prosa sono sette i titoli del cartellone al Teatro Donizetti e si partirà con un importante debutto che si inserisce nelle iniziative speciali legate a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, infatti dal 12 al 18 dicembre ci sarà Iliade. Il gioco degli dèi, progetto di Alessio Boni che sarà nelle vesti di regista, con Roberto Aldorasi e Marcello Prayer, che di attore.
La Stagione di Prosa proseguirà dal 16 al 21 gennaio con Boomers, con Marco Paolini e Patrizia Laquidara, che invita a rivivere la storia dagli Anni Sessanta a oggi trasportata in un videogioco realizzato da un figlio e, dal 13 al 18 febbraio, La Maria Brasca di Giovanni Testori, con la regia di Andrée Ruth Shammah e Marina Rocco come interprete.
Infine dal 27 febbraio al 3 marzo ci sarà Perfetti sconosciuti, trasposizione della commedia cinematografica ideate dal regista del film Paolo Genovese.
Ancora in marzo, dal 5 al 10 arriverà La buona novella, spettacolo di teatro-canzone in cui Neri Marcorè ripercorre le canzoni dell’omonimo album di Fabrizio De André.
La Stagione di Prosa 2023/24 si concluderà con Il mercante di Venezia di Shakespeare, con il ritorno di Franco Branciaroli al Teatro Donizetti, dal 9 al 14 aprile e, da mercoledì 17 a martedì 23 aprile, L’albergo dei poveri di Maksim Gor’kij in un allestimento di Massimo Popolizio, coprodotto dal Teatro Stabile di Roma e dal Piccolo Teatro di Milano.
Anche Altri Percorsi si snoderà attraverso sette spettacoli, tutti al Teatro Sociale a eccezione del titolo iniziale, dove il pubblico potrà conoscere gli artisti provenienti dall’estero, come la tedesca Familie Flöz, che con Teatro Delusio farà ridere portando il pubblico nel dietro le quinte di un teatro il 21 dicembre e della compagnia umbra Politheater, che con Bubikopf – Tragedia comica per pupazzi racconterà la storia d’amore di Bubi e Hullo il 25 gennaio.
A seguire ci sarà il giovanissimo gruppo dei Potenziali Evocati Multimedialiche metterà in scena Prometeo dalla tragedia di Eschilo giovedì 11 gennaio.
Il ritorno al mito sarà al centro di Opα, dove l’attrice greco-svizzera Mélina Martin interpreterà Elena di Troia il 4 aprile, mentre l’universo femminile verrà esplorato da La casa degli spiriti, affresco familiare messo in scena da Silvia Giulia Mendola l’8 febbraio, e Raccontami di domani, storia dell’amicizia di due giovani donne osservata dalla serratura di un bagno, scritta e diretta dall’argentino César Brie e interpretata da Vera dalla Pasqua e da Rossella Guidotti, prevista per il 22 febbraio.
Completa Altri Percorsi, giovedì 14 marzo, il ritorno di Mario Perrotta con Dei figli, vincitore del Premio Ubu 2022, sulle relazioni fra genitori e figli all’epoca del digitale, accompagnato da quattro attori e altri cinque come presenze virtuali su grandi schermi.
Per la rassegna Storie, Teatro e Società, i primi due spettacoli saranno dedicati al mondo del calcio con Italia Brasile 3 a 1. Il ritorno, dove Davide Enia riprende dopo vent’anni il suo spettacolo storico, previsto per mercoledì 31 gennaio e Federico Buffa ne La milonga del fútbol, in cui venerdì 23 febbraio rievoca le figure di Renato Cesarini, Omar Sivori e Diego Armando Maradona.
Gli altri due spettacoli che compongono la sezione sono Mio padre. Appunti sulla guerra civile di e con Andrea Pennacchi, che racconta la storia del padre prima della sua nascita, ripercorrendone la guerra partigiana, la prigionia, il viaggio di ritorno in una Italia devastata dalla guerra che sarà martedì 8 maggio e L’angelo della storia di Sotterraneo mercoledì 15 maggio, dove l’immagine offerta dal filosofo Walter Benjamin di un angelo che vola con lo sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro, diventa parte di una lunga carrellata di momenti storici con come filo rosso la potenza del racconto, visto come elemento necessario all’umanità.