Lo scrittore che segnò la storia del fantasy…
John Ronald Reuel Tolkien nacque il 3 gennaio 1892 a Bloemfontein, in SudAfrica, da genitori inglesi.
Dopo la morte del padre, Tolkien a tre anni ritornò con la madre ed il fratello in Inghilterra dove la famiglia visse a Sarehole, un sobborgo di Birmingham.
Nel 1904 muore anche sua madre dalla quale il giovane John aveva nel frattempo ereditato l’amore per le lingue, le antiche leggende e le fiabe.
Assieme al fratello Tolkien fu affidato ad un sacerdote cattolico degli Oratoriani, Padre Francis Xavier Morgan e, dopo aver frequentato la King Edward VI School, iniziò i suoi studi all’Exeter College di Oxford e li ottenne nel 1915 il titolo di Bachelor of Arts.
John nella Prima Guerra Mondiale si arruolò nei Lancashire Fusiliers e combatté sul fronte occidentale, poi proseguì gli studi all’Exeter College, conseguendo nel 1919 il titolo di Master of Arts.
Iniziò allora l’attività di docente di Lettere a Leeds e la collaborazione alla redazione dell’Oxford English Dictionary, nel 1925 fu nominato professore di Filologia Anglosassone al Pembroke College di Oxford e nel 1945 gli venne affidata la cattedra di Lingua Inglese e Letteratura Medioevale del Merton College, dove insegnò fino al suo ritiro dall’attività didattica avvenuto nel 1959, diventando il maggior esperto di letteratura anglosassone e medioevale del Novecento.
È durante il periodo di insegnamento che Tolkien iniziò a scrivere e nel 1937 pubblicò Lo hobbit, racconto fantastico ambientato in un fiabesco e lontanissimo passato, con per protagonisti piccoli esseri stralunati ma molto simili agli uomini, gli hobbit appunto, affiancati da tutta una pletora di altri esseri fantastici, fra i quali grande rilievo è dato ai nani.
Nonostante sia la sua opera prima, Lo Hobbit fu una tappa fondamentale nella carriera di scrittore di Tolkien, infatti dal nucleo originario di quest’opera che l’autore andò sviluppando nel decennio successivo il suo regno immaginario che lo renderà famoso e celebre in tutto il mondo, quello delle Terre-di-Mezzo, che prese forma nelle sue opere successive come Le avventure di Tom Bombadil (1962) e soprattutto in quell’epica fantastica che è la trilogia de Il signore degli anelli, unanimemente riconosciuta come la sua opera più importante.
Scritta in una lingua molto ricercata che imita il lindore dell’inglese medievale, la trilogia si compone di tre distinti volumi La compagnia dell’anello (1954), Le due torri (1955) e Il ritorno del re (1955), poi riuniti nel 1956 in un unico libro.
Tolkien dedicò alla stesura del suo capolavoro tutte le sue ricerche di studioso, interessandosi al dialetto delle Midlands e all’inglese arcaico, noto come Beowulf, ed alle Letterature nordiche (norvegese, danese, islandese).
Per le sue ricerche fondò anche, con amici e colleghi, un gruppo, i Coal-Biters (Mangiatori di Carbone), ed ebbe numerosi titoli onorari tra cui quello dell’Alto Ordine Britannico, il C.B.E., e cinque Dottorati.
Negli anni seguenti Tolkien lavorò ad un’altra opera, Il Silmarillion iniziata già nel 1917, che porterò avanti fino alla morte e che tuttavia non riuscirà a concludere, poi completata dal figlio Christopher ed edita postuma nel 1977.
Tolkien morì il 2 settembre 1973 a Bournemouth, in Inghilterra, all’età di ottantuno anni.