E’ da non perdere Babel, il festival di letteratura e traduzione di Bellinzona, che dal 14 al 17 settembre proporrà una serie d’incontri e di eventi con le Isole come filo conduttore e con un ospite speciale come Werner Herzog.
Dopo l’edizione dedicata al rapporto tra le arti, Babel si dirige verso terre solitarie, remote o sotto costa, formate dall’erosione o sorte dai vulcani, reali, linguistiche, metaforiche, invita scrittrici e scrittori provenienti dalle isole, o che grazie alla forza magmatica o al lento accumulo delle loro storie hanno creato interi arcipelaghi.
Oltre agli incontri letterari, Babel ospita una rassegna cinematografica, un concerto, due DJ set, una mostra d’arte, un laboratorio di scrittura nella lingua adottiva e vari laboratori di traduzione letteraria.
C’è anche la mostra L’isola di Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian allo Spazio 5b di Bellinzona, dedicata a Yonaguni, un’isola del Giappone dove ormai vivono non più di mille persone, poche delle quali parlano ancora il dunan, una lingua ad alto rischio di estinzione.
Venerdì 15 settembre all’Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso ci saranno come ospiti Tommaso Soldini poeta e romanziere, in dialogo con Ariele Morinini, e il trio pop-psichedelico Monte Mai con il loro ultimo album Eye Sea Double, oltre a un DJ set a cura di Radio Gwen.
Tra sabato 16 e domenica 17, al Teatro Sociale di Bellinzona si alterneranno Werner Herzog, tra i più grandi cineasti di sempre, in dialogo con il poeta Fabio Pusterla a partire da Il crepuscolo del mondo (Feltrinelli, 2021), storia del soldato giapponese Hiroo Onoda, che per ventinove anni, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ha difeso un’isola delle Filippine, Auður Ava Ólafsdóttir (Prix Médicis Étranger, finalista Strega Europeo), in dialogo con Stefano Rosatti, che per Einaudi ha tradotto tutti i suoi romanzi, Georgi Gospodinov (Strega Europeo 2021, International Booker Prize 2023) con le isole del suo ultimo romanzo Cronorifugio (Voland 2022) insieme a Włodek Goldkorn, i romanzieri e poeti haitiani Makenzy Orcel e James Noël che raccontano dell’amore ai tempi del terremoto con Giuseppe Sofo, che per Babel li ha tradotti per la prima volta in italiano, le isole linguistiche e poetiche di Leta Semadeni (Gran premio svizzero di letteratura 2023), Ailbhe Ní Ghearbhuigh e Francesco Ottonello, il romanziere, poeta e sceneggiatore Nuno Costa Santos e le sue Azzorre insieme a Roberto Francavilla, Daniela Almansi e Samanta K. Milton Knowles sulle loro traduzioni di La caccia allo Squarlo di Lewis Carroll e “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren, il rapper Francesco “Kento” Carlo, lo psicoterapeuta e scrittore Paolo Miorandi, l’autrice e regista teatrale Laura Sicignano che raccontano cosa succede quando l’arte incontra le isole di carceri, manicomi, campi profughi.
Inoltre la serata di sabato 16 a Castelgrande vedrà la presenza di Max Lobe, romanziere svizzero di origine camerunese pubblicato in Italia da 66thand2nd, con un testo scritto appositamente per Babel e Vulcano (RSI Rete Due) e in chiusura domenica 17 alla tenda Babel ci sarà il progetto Coming Soon!, dedicato alle scrittrici e agli scrittori svizzeri under 30 per presentare i loro lavori in corso d’opera, con tavola rotonda e letture seguite da un aperitivo e DJ set a cura di Radio Gwen.