A 98 anni è scomparso Giorgio Napolitano, il primo presidente della Repubblica eletto due volte, nel 2006 e poi nel 2013, era uno degli ultimi dirigenti del Partito comunista ancora in vita, insieme ad Achille Occhetto e Aldo Tortorella.
Malato da tempo, Napolitano era ricoverato in una clinica a Roma.
Giorgio Napolitano nacque a Napoli il 29 giugno 1925 e, laureatosi in giurisprudenza alla fine del 1947 presso l’Università di Napoli, dal 1945-1946 divenne attivo nel movimento per i Consigli studenteschi di Facoltà e delegato al 1° Congresso nazionale universitario.
Fin dal 1942, fece parte di un gruppo di giovani antifascisti che aderì, nel 1945, al Partito comunista italiano, di cui Napolitano fu militante e poi dirigente fino alla costituzione del partito democratico della sinistra.
Dall’autunno del 1946 alla primavera del 1948 entrò nella segreteria del Centro Economico Italiano per il Mezzogiorno presieduto dal senatore Paratore, poi fu nel Movimento per la Rinascita del Mezzogiorno fin dalla sua nascita, nel dicembre 1947, e per oltre dieci anni.
Fu eletto alla Camera dei deputati per la prima volta nel 1953 e ne fu membro, tranne che nella IV legislatura, fino al 1996, riconfermato sempre nella circoscrizione di Napoli.
La sua attività parlamentare si svolse nella fase iniziale in seno alla Commissione Bilancio e Partecipazioni Statali, concentrandosi, anche nei dibattiti in Assemblea, sui problemi dello sviluppo del Mezzogiorno e sui temi della politica economica nazionale.
Nella VIII, dal 1981, e nella IX Legislatura, fino al 1986, fu il Presidente del Gruppo dei deputati comunisti impegnato sui problemi della politica internazionale ed europea, sia nella Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati, sia come membro della delegazione italiana all’Assemblea dell’Atlantico del Nord, sia attraverso varie iniziative di carattere politico e culturale.
Dal 1989 al 1992 fu membro del Parlamento europeo e nell’XI legislatura, il 3 giugno 1992, Giorgio venne eletto Presidente della Camera dei deputati, restando in carica fino alla conclusione della legislatura nell’aprile del 1994.
Nella XII legislatura fece parte della Commissione affari esteri ed è Presidente della Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo e nella XIII divenne Ministro dell’interno e per il coordinamento della protezione civile nel Governo Prodi, dal maggio 1996 all’ottobre 1998.
Dal 1995 fu Presidente del Consiglio Italiano del Movimento europeo e dal giugno 1999 al giugno 2004 era il Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo.
Nella XIV legislatura fu nominato Presidente della Fondazione della Camera dei deputati dal Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, mantenendo l’incarico fino alla conclusione della legislatura.
Nominato senatore a vita il 23 settembre 2005 da Carlo Azeglio Ciampi, Napolitano gli successe il 10 maggio 2006 quando fu eletto Presidente della Repubblica Italiana con 543 voti.
La fine del suo mandato di Presidente della Repubblica coincise con il periodo successivo alle elezioni politiche del 2013, che videro il Pd vincitore ma con misura talmente esigua rispetto ai partiti avversari Pdl e Movimento 5 Stelle.
Un disastroso tentativo dei partiti di trovare ed eleggere un nuovo Presidente, portò Napolitano a ricandidarsi per un secondo mandato e il 20 aprile 2013 venne nuovamente eletto.
Si dimise dalla carica il 14 gennaio 2015, dopo il termine del semestre che vide l’Italia alla guida del Consiglio Europeo.