L’Inghilterra calcistica e non solo oggi piange la scomparsa di Sir Bobby Charlton, morto a 86 anni, uno dei giocatori più forti del calcio inglese, diventato leggenda con la maglia del Manchester United giocando nel tridente con Best e Law.
Bobby Charlton nacque ad Ashington, in Gran Bretagna, l’11 ottobre 1937 , fratello di Jack Charlton, anche lui calciatore e campione del mondo del 1966 con la nazionale inglese, e in seguito allenatore.
I Charlton sono da sempre calciatori, infatti anche gli zii George, Jack, Jim, Stan e Jackie Milburn furono professionisti del pallone..
Bobby Charlton rappresenta il Manchester United, sempre pronto a difendere quei colori tra i più prestigiosi del calcio inglese e internazionale.
Infatti Bobby subì il fascino del Manchester United dalle giovanili nel 1954, passando poi per alla prima squadra 2 anni più tardi e fu testimone del tragico incidente aereo di Monaco di Baviera in cui persero la vita gran parte dei suoi compagni di squadra di allora.
In quasi 15 anni di United portò a casa un Coppa d’Inghilterra, due campionati e una Coppa dei Campioni, la prima da Capitano e leader indiscusso contro un altro mito del calcio internazionale, il portoghese Eusebio, surclassato con un secco 4-1 insieme al suo Benfica.
Dopo una carriera leggendaria con la gloriosa casacca dell’ United, per Bobby iniziò la parabola discendente a partire dal 1970, con gli anni al Preston North End Football Club, squadra che attualmente milita nella seconda divisione inglese.
Le ultime battute della sua attività agonistica furono al di fuori dell’Inghilterra, approdando in Irlanda al Waterford UTD, e infine in Australia ai Melbourne Victory, dove disputò, tuttavia, solamente 14 partite, ma ben figurando con i suoi 7 gol.
Nel 1976 annunciò il suo ritiro dal calcio giocato dopo aver dato lustro al calcio inglese sia a livello di club che di Nazionale.
Proprio in Nazionale Charlton si è distinto in maniera piuttosto eclatante, entrando a pieno diritto negli almanacchi del calcio.
Se l’Inghilterra è riuscita a vincere un unico Mondiale tra i tanti disputati, che fu giocato in casa, lo dovette anche alla figura di Bobby Charlton.
In quella finale, passata alla storia anche per il gol-non gol di Hurst, vinta per 4-2 dagli inglesi contro la Germania Ovest, Bobby venne marcato dal giovane Beckenbauer e fu incoronato campione dalla stessa Regina Elisabetta, che lo nominò anche Sir, oltre a ricevere il prestigioso riconoscimento del Pallone d’Oro.
Nel 1970, in occasione del Mondiale messicano, Bobby lasciò la maglia della Nazionale, dopo 106 partite e 49 reti, e si rese disponibile soltanto per squadre di club.