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E’ dedicata a Francesco Hayez la mostra che alla  Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino propone un viaggio attraverso arte, storia e politica che pone a confronto dipinti e disegni, con oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private alla scoperta del mondo dell’artista e dell’officina del pittore per svelarne tecniche e segreti, fino al 1 aprile 2024.

La mostra Hayez. L’officina del pittore romantico alla Gam – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino si suddivide in dieci sezioni in successione cronologica.

Si parte con gli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez godette della protezione e dell’amicizia di Canova, per proseguire fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità.

Una speciale sezione è dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, la sua opera più ambiziosa, che il pittore aveva visto come il suo capolavoro, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino, dove si può ancora vedere.

Nel percorso espositivo si attraversano le tappe dell’intensa vicenda biografica dell’artista, ma anche il suo percorso creativo e, oltre alle opere inedite o poco viste, si potranno ammirare in mostra alcuni dei capolavori, come La Meditazione dei Musei Civici di Verona-Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, cui è accostato Il Consiglio alla Vendetta, un prestito proveniente da Liechtenstein.

La novità della mostra sta nel mettere in rapporto per la prima volta i dipinti e i disegni, così da poter ricostruire e di comprendere il procedimento creativo dell’artista, introducendo il visitatore direttamente nell’ atelier del pittore.

Nell’opera di Hayez, ultimo rappresentante della grande pittura veneta, il disegno sembra a una prima analisi secondario rispetto al colore, infatti i suoi contemporanei rimanevano colpiti dal suo particolare modo di procedere basato sul momento, con continui ripensamenti, anche e soprattutto in corso d’opera.

Ma di Hayez si conoscono anche i disegni, il più delle volte tracciati con un gesto rapido e immediato, quasi fossero appunti visivi, e solo in rarissime occasioni riportati nelle grandi dimensioni per la successiva traduzione su tela, oltre a disegni e acquerelli che riproducono fedelmente alcune delle sue opere più celebri e che hanno costituito un notevole strumento di diffusione delle sue invenzioni.

Indiscusso protagonista del Romanticismo, Hayez fu capace di estendere il respiro della sua pittura dalla storia all’attualità politica e fu uno dei più grandi ritrattisti di tutti i tempi, e ha saputo interpretare con la sua produzione lo spirito della propria epoca e protagonista di cambiamenti epocali, testimoniando il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo.

Celebrato da Giuseppe Mazzini come vate della nazione, Hayez condivise con Manzoni e Verdi gli stessi ideali stringendo con loro un rapporto unico, di amicizia e di intesa culturale e il suo lavoro ancora oggi riesce a comunicare sentimenti e valori universali, attraverso una dimensione civile che attualizza la storia.

La mostra Hayez. L’officina del pittore romantico è organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura–Gruppo 24 ORE, a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera.