A zonzo per la Francia: Reims
Nota come la città delle incoronazioni e dello champagne, Reims ha il privilegio di essere la casa di quattro monumenti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, la cattedrale di Notre Dame, il palazzo di Tau, la basilica di Saint Remi e il Museo Saint Remi.
Gioiello della città, la cattedrale di Notre Dame ha la particolarità che fu, dall’816 al 1825, il luogo dell’incoronazione di 33 re di Francia e nel 498, in questo stesso luogo venne battezzato Clodoveo, primo re merovingio.
L’unità architettonica e le splendide sculture dell’edificio del XIII secolo ne fanno un capolavoro dell’arte gotica e, decorata con magnifiche statue di angeli dalle ali spiegate, la cattedrale di Reims merita il soprannome di Cattedrale degli Angeli.
Una volta al suo interno, lo sguardo è subito catturato dalla luminosità della navata e dalle splendide vetrate, che risalgono per la maggior parte al XIII secolo, oltre alle vetrate blu della cappella assiale, disegnate dall’artista contemporaneo Marc Chagall.
Accanto alla cattedrale c’è il palazzo di Tau, ex arcivescovado dove venivano organizzati i banchetti dopo le incoronazioni, che ospita oggi il Museo dell’Opera di Notre Dame, nel quale sono esposti arazzi, sculture, il Tesoro della Cattedrale e oggetti legati alle incoronazioni.
La visita dei monumenti simbolo della città prosegue con la basilica di Saint Remi, grande edificio romano-gotico, e il relativo museo.
Situato negli edifici dell’ex abbazia di Saint Remi, il museo evoca la storia dell’abbazia e ha una serie di ricche collezioni d’arte, dalla preistoria al medioevo.
Da vedere sono anche Place Royale, circondata da portici, e Place Drouet-d’Erlon, molto animata dalla presenza di caffè, negozi e ristoranti.
Il museo-hotel Le Vergeur, situato all’interno di un hôtel risalente al XIII e al XVI secolo, presenta oggetti artistici, mobili d’epoca e dipinti ma, oltre ad essere famosa per i suoi edifici, Reims lo è anche per le sue prestigiose aziende produttrici di champagne, le cui cantine, scavate nel gesso, sono aperte ai visitatori.
