Nessuna sorpresa rispetto ai pronostici, la cerimonia degli Oscar non ha riservato grandi sorprese incoronando re per una notte Christopher Nolan con il suo “Oppenheimer” che si aggiudica sette statuette nelle categorie principali (miglior film, miglior regia, miglior attore).
Per Nolan finora era l’ottava nomination: la prima volta come sceneggiatore di Memento, poi come sceneggiatore e produttore di Inception, poi come regista e produttore di Dunkirk, infine come sceneggiatore, produttore e regista di Oppenheimer.
Per la categoria “Miglior film internazionale” l’Italia resta a bocca asciutta. “Io Capitano” di Matteo Garrone perde la sfida contro il super quotato “La Zona di interesse” di Jonathan Glazer che è ancora alto nella classifica del boxoffice italiano.
Emma Stone, è riuscita, come era prevedibile, a stringere la statuetta come miglior attrice per “Povere creature!” di Lanthimos.
Meritatissimo l’Oscar come miglior attore non protagonista a Robert Downey Jr che ha dedicato la statuetta a sua moglie Susan Downey, al suo fianco dal 2005.
Se “Anatomia di una caduta”, che la Francia non ha voluto rappresentare nella categoria miglior film internazionale, si è presa la sua soddisfazione guadagnando l’Oscar come migliore sceneggiatura originale è andata altrettanto bene ad “American Fiction” vero outsider della serata, film girato in tre settimane che ha trionfato nella categoria miglior sceneggiatura non originale.
L’Oscar, il più noto premio cinematografico, è una statuetta, rivestita di oro, raffigurante un uomo in piedi sulla bobina di un film, ha in mano una spada, ed è assegnato dall’Academy of motion picture arts and sciences, l’associazione statunitense degli artisti del cinema.
Il premio dell’Academy nacque il 16 maggio 1929, quando furono assegnate le prime statuette nel corso di una festa privata presso il Roosevelt Hotel di Hollywood.
Da allora sono premiati i migliori film e gli artisti o tecnici che nelle diverse categorie hanno contribuito alla realizzazione di un film, dal produttore al regista, dagli attori agli sceneggiatori, fino ai tecnici.
Gli Oscar sono assegnati all’inizio di ogni anno, per valutare tutti i film usciti nelle sale l’anno precedente e dare risalto a opere e artisti del cinema statunitense, con una strategia immutata negli anni.
I membri dell’Academy; di quest’associazione vengono chiamati a farne parte solo su invito, dopo essersi distinti in particolari settori cinematografici, e rimangono in carica per tutta la vita.
Far parte dell’Academy dà un notevole prestigio, e il primo requisito è aver ricevuto almeno una nomination.
Il vincitore dell’Oscar di ogni categoria è scelto tra i finalisti selezionati, cioè tra le nominations, decise da un gruppo ristretto di specialisti nei diversi settori: registi, attori, sceneggiatori, direttori della fotografia, costumisti, che rappresentano quindi il riconoscimento di stima professionale per gli artisti da parte dei loro stessi colleghi.
Sulla base delle nominations vengono votati i vincitori da tutti gli iscritti all’Academy.