Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è celebrato in tutta Italia come la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Questa giornata di sensibilizzazione e mobilitazione è organizzata a partire dal 1996 dalla rete di associazioni antimafia Libera.
La scelta del primo giorno di primavera come data della manifestazione non è casuale: simboleggia sia la rinascita sia la vita, sia l’inizio di un percorso di impegno e di speranza di “lungo periodo”.
Nel corso degli anni, questa giornata è divenuta uno dei più grandi appuntamenti fissi scritti nell’agenda dell’Italia civile.
Nel marzo del 2017, è stata riconosciuta dallo Stato Italiano come „Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie“.
Questo riconoscimento sottolinea l’importanza di questa giornata non solo per le associazioni che la organizzano, ma per l’intera nazione.
L’idea di una giornata che unisse la memoria e l’impegno in nome delle vittime innocenti delle mafie sorse attorno alla metà degli anni novanta del Novecento, al termine di una stagione di grandi sconvolgimenti politici e di eccezionale violenza criminale nella storia d’Italia.
Ogni anno, in una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano.
Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Per farli esistere nella loro dignità.
Il 21 marzo: perché in quel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale, perché solo facendo memoria si getta il seme di una nuova speranza.
In conclusione, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie rappresenta un momento fondamentale per ricordare tutte quelle persone che hanno perso la vita a causa delle mafie.
È un’occasione per riflettere sul passato, ma anche per guardare al futuro con speranza e determinazione.