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Uno dei miti del teatro e cinema muto francese del Novecento…

Sarah Bernhardt nacque con il nome di Henriette-Rosine Bernard il 22 ottobre 1844 a Parigi ed era la figlia di Julie Bernard, una cortigiana olandese che frequentava una ricca clientela.

All’età di sette anni Sarah entrò in un collegio dove si esibì per la prima volta sul palco, interpretando il ruolo della regina delle fate nell’opera Clothilde, mentre la madre iniziò a frequentare il duca di Morny, fratellastro di Napoleone III.

Anche se la giovane era  più interessata a diventare una suora che un’attrice, la sua famiglia decise che avrebbe dovuto provare a recitare e, insieme all’amico drammaturgo Alexandre Dumas, portarono Sarah alla Comédie-Française, compagnia teatrale nazionale francese, per la sua prima rappresentazione teatrale.

Sarah fu commossa fino alle lacrime dalla commedia e il duca le disse che era destinata a recitare.

Nel 1860 la  Bernhardt ebbe la possibilità di fare un’audizione al prestigioso Conservatorio di Parigi, recitò la favola de I due piccioni di La Fontaine e riuscì a convincere la giuria della scuola.

Il 31 agosto 1862, dopo due anni di studi di recitazione al conservatorio, Bernhardt fece il suo debutto nell’Iphigénie di Racine alla Comédie-Francaise, poi interpretò Henrietta in Les Femmes Savantes di Moliére e il primo ruolo da protagonista in Valérie di Scribe.

In quelle occasioni non riuscì a impressionare la critica e dopo uno screzio con un’altra attrice, Sarah lasciò il teatro.

Nel 1864, dopo una breve relazione con un principe belga, la Bernhardt diede alla luce il suo unico figlio, Maurice, mentre accettava ruoli secondari al teatro di Port-Saint-Martin e alla fine fu  assunta dal direttore del Théâtre de l’Ódéon, dove avrebbe trascorso i successivi 6 anni affermandosi e sviluppando una reputazione come attrice protagonista.

Sarah era avvezza ad alcune eccentricità, come dormire in una bara che serviva anche da baule da viaggio, da cassa per le pellicce e da panca, quando si ballava.

Nel 1868 la Bernhardt fece un’interpretazione leggendaria nei panni di Anna Damby in Kum di Dumas, ricevette una standing ovation e le fu immediatamente dato un aumento di stipendio.

La sua successiva esibizione fu Le Passant di François Coppée, nel ruolo del ragazzo trovatore, diventato il primo dei suoi numerosi ruoli maschili.

Durante i decenni successivi, la carriera della Bernhardt la vide in alcuni dei ruoli più impegnativi del tempo, tra cui la parti di protagonista nello Zaire di Voltaire e nel Phédre di Racine, oltre a Junie in Britannicus, sempre di Racine.

Affiancò il suo impegno come attrice a quello di pittrice e scultrice e, intorno al 1874,  insegnò modellazione.

Nel 1880, la Bernhardt accettò un’offerta per visitare gli Stati Uniti, per  la prima di molte tournée internazionali della sua carriera.

L’attrice nel 1882 si sposò a Londra con un collega di origini greche, Aristides Damala, che era morfinomane, ma la loro relazione durò pochissimo.

Dopo alcuni anni di amori e di tournée, Sarah tornò a Parigi e acquistò il Théâtre de la Renaissance, dove lavorò come direttore artistico e attrice protagonista fino al 1899.

Ed è proprio in questi anni che cominciò il rapporto tra l’attrice francese e il pittore ceco Alphonse Mucha che, grazie alle sue rappresentazioni, sublimò l’immagine di femme fatale della Bernhardt, diffondendola ovunque.

Nel 1899 Bernhardt firmò un contratto con la città di Parigi per rinnovare e gestire il Théâtre des Nations, lo ribattezzò Théâtre Sarah Bernhardt e aprì il teatro con una produzione de La Tosca, seguita da altri successi, come  Phédre, Theodora, La Dame aux Camélias e Gismonda.

Durante i primi anni del 1900, Sarah fece una serie di tour d’addio in tutto il mondo, tra cui Canada, Brasile, Russia e Irlanda e divenne una delle prime attrici a recitare in film, come nel film di due minuti Le Duel d’Hamlet, in La Tosca nel 1908 e La Dame aux Camelias.

Nel 1915, molti  anni dopo un incidente al ginocchio, Bernhardt soffrì di un’infezione legata alla lesione e alla fine le venne  amputata la gamba, ma continuò a recitare sul palco, con scene allestite per soddisfare le sue esigenze.

Dopo che nel 1921, Bernhardt fece un tour finale in Francia un anno dopo, durante la notte della prova generale per la commedia Un Sujet de Roman, svenne  ed entrò in coma, poi trascorse mesi a riprendersi e lentamente.

Il 26 marzo 1923, a seguito di un’insufficienza renale, l’attrice morì tra le braccia di suo figlio, a 78 anni.

Fu il figlio di Sarah, Maurice, a gestire il suo teatro fino alla sua morte nel 1928, che fu poi ribattezzato Théâtre de la Ville.

Nel 1960 Sarah Bernhardt ricevette una stella sulla Hollywood Walk of Fame di Los Angeles.