840172 tir a l arc

Il tiro con l’arco nelle vesti di disciplina sportiva nacque  ufficial­mente negli Stati Uniti, infatti nel 1828, a Philadelphia, fu istituita la prima compagnia di arcieri, la United Bowmen of Philadelphia, mentre l’anno successivo si tennero i primi Campionati nazionali.

In Inghilterra una manifestazione simile fu  organizzata nel 1844, mentre la prima federazione nazionale vera e propria, quella statunitense, venne  creata nel 1879.

Nel 1931, in occasione dei primi Campionati mondiali, organizzati a Lwow, in Polonia, nacque la Fita, la Federazione internazionale con tra le fondatrici, an­che l’Unione arcieri italiani, da cui venne fondata, nel 1961, la Fitarco.

In Italia, una dimo­strazione di tiro con l’arco fu  organizzata nel 1922, e nel corso degli anni Trenta il regime fasci­sta considerava  necessario che alcuni reparti del­l’esercito si addestrassero nella disciplina.

Per le prime competizioni sportive ufficiali si dovette attendere gli anni Cinquanta e il  primo Campionato italiano fu  disputato a Milano nel 1962.

La storia olimpica del tito  non è lineare, fu ammesso nel programma ai Giochi di Parigi del 1900, esclu­so dall’edizione 1912 di Stoccolma, quindi riproposto  alle Olimpiadi di Anversa 1920. poi di nuovo fu revocato e reinserit0 solo a Monaco nel 1972, dove per l’Italia erano  in gara Giancarlo Ferrari, Alfredo Massazza e Sante Spigarelli.

Nel 1976  a Montreal Giancarlo Ferrari conquistò il bronzo, prima medaglia ai Giochi per l’Italia, con in gara anche Sante Spigarelli e le azzurre Franca Capetta e Ida Da Poian.

A Mosca nel 1980 Ferrari vinse  un altro bronzo olimpico, con in gara ancora Spigarelli e Capetta e a Los Angeles nel 1984  l’Italia è in gara con un nuovo nome come nel campo femminile Esther Robertson,  oltre al solito Ferrari, presente anche a Seul nel 1988 con Ilario Di Buò ed Andrea Parenti.

Nel 1992 a Barcellona l’Italia aveva una squadra composta da Alessandro Rivolta, Parenti, Di Buò e Maria Rachele Testa.

Ma fu nel 1996  ad Atlanta che Matteo Bisiani, Michele Frangilli e Andrea Parenti vinsero  il bronzo a squadre, mentre nel campo femminile gareggiarono  Giovanna Aldegani, Giusy Di Blasi e la campionessa paraolimpica Paola Fantato.

A Sydney nel 2000, Bisiani, Di Buò e Frangilli vinsero l’argento a squadre ai Giochi Olimpici, con nel femminile in gara Natalia Valeeva, Cristina Ioriatti e Irene Franchini che l’anno precedente avevano vinto il titolo iridato.

Con il trionfo nel 2004 ad Atene di Marco Galiazzo, ci fu il primo oro olimpico individuale per l’Italia.

Nel 2008 a  Pechino l’Italia conquistò l’argento a squadre con Ilario Di Buò, Marco Galiazzo e la nuova stella del vogherese Mauro Nespoli, che fu la medaglia n.500 vinta dall’Italia ai Giochi Olimpici.

A Londra nel 2012  l’Italia vinse per la prima volta l’oro a squadre battendo in finale gli USA con Nespoli, Galiazzo e Frangilli e ai Giochi Paralimpici arrivò l’oro di Oscar De Pellegrin, che chiuse la carriera con medaglia e l’onore di essere il Portabandiera dell’Italia, oltre all’argento individuale di Elisabetta Mijno.

Nella Rio del 2016 ai Giochi Olimpici Guendalina Sartori, Claudia Mandia e Lucilla Boari conclusero la gare col 4° posto a squadre, come ii miglior risultati di sempre dell’Italia femminile alle Olimpiadi.

Con la nona edizione consecutiva dei Giochi Paralimpici  Alberto Simonelli vinse l’ argento, mentre Elisabetta Mijno e Roberto Airoldi si aggiudicarono il bronzo mixed team, gara inserita per la prima volta nel programma delle Paralimpiadi.

Nel 2021 ci fu un doppio successo azzurro nell’individuale ai Giochi di Tokyo, dove Lucilla Boari vinse la medaglia di bronzo e il giorno seguente Mauro Nespoli ottenne l’argento, come l’ottava e nona medaglia olimpica italiana  per il tiro con l’arco.