Il Colle dell’Assietta nell’ambito della Festa del Piemonte ospiterà per il weekend del 20 e 21 luglio le cerimonie per la rievocazione della storica battaglia del 1747.
Parteciperanno all’evento numerosi gruppi storici, coordinati dalla Associassion Festa dël Piemont al Còl ëd l’Assieta e dall’associazione Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700.
Tutto ebbe inizio quando Carlo Emanuele III di Savoia, deluso dalla pace di Vienna del 1738 che gli aveva assegnato alcuni territori tra cui le Langhe, il Tortonese e Novara, mentre l’alleato Luigi XV di Francia gli aveva prospettato l’intero ducato di Milano in cambio dell’alleanza nella guerra di successione di Polonia, partecipò alla guerra per la successione austriaca come alleato dell’Austria e contro la coalizione guidata dalla Francia.
Fu soltanto nel 1746, grazie anche ai successi politici e diplomatici della coalizione austriaca sugli altri fronti, che i francesi dovettero abbandonare, insieme agli alleati spagnoli, le loro posizioni nel Piemonte e in Lombardia.
Nel 1747 la guerra sembrava volgere alla fine, quando la Francia lanciò un’ultima offensiva proprio contro il Regno di Sardegna.
Le truppe franco-ispaniche, comandate dal generale Louis Charles Armand Fouquet de Belle-Isle, fratello del maresciallo di Francia Charles Louis Auguste, il 14 luglio arrivarono nella Valle di Susa attraverso il Monginevro.
Per aggirare le fortezze di Exilles e della Brunetta (Susa), Belle-Isle concepı il piano di scendere nella Val Sangone, per puntare su Giaveno e quindi su Torino.
Il passaggio doveva avvenire attraverso il colle dell’Assietta, ma il generale sabaudo conte Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio comprese però le intenzioni nemiche e fece fortificare il pianoro dell’Assietta con trinceramenti per 2 chilometri, dalla Testa dell’Assietta al Grand Serin.
Al riparo di queste fortificazioni improvvisate le truppe del conte di Bricherasio attesero i francesi. Lo scontro tra i due schieramenti si tenne il 19 luglio e dalle 10 del mattino la fanteria francese, supportata dai cannoni di piccolo calibro, si lanci`o 4 volte all’attacco contro le posizioni piemontesi.
Tutti gli assalti fallirono per la resistenza accanita dei difensori e per il coraggio dei francesi, che avanzavano in colonne, di sviluppare la loro piena potenza di fuoco in uno spazio ristretto.
Verso le 5 del pomeriggio Belle-Isle impugnando la bandiera guidò il quinto assalto, soltanto per essere ucciso e calpestato nella mischia.
La battaglia si risolse in una sconfitta dei francesi che, costretti alla ritirata, persero circa 5.300 uomini fra morti, feriti e prigionieri, con 94 ufficiali caduti e 337 feriti, contro i 200 caduti piemontesi e una trentina di austriaci.
Lo scontro dell’Assietta fu l’ultimo evento di rilievo della guerra di successione d’Austria e fu, per i sabaudi, la prima vittoria campale dalla primavera del 1744, con le battaglia di Villefranche.
Per entrambi gli eserciti la campagna del 1747 prosciugo definitivamente le riserve materiali e umane, costringendo Luigi XV e Carlo Emanuele III a riconsiderare le trattative di pace, conclusesi nel 1748 con la Pace di Aquisgrana del 17 ottobre, dove Carlo Emanuele III acquisì il Vigevanese, il Vogherese e l’Oltrepo pavese (Bobbio).