Gae Aulenti 00

Presso la Triennale Milano è da vedere la mostra Gae Aulenti (1927-2012)  aperta fino al 12 gennaio 2025,  ideata e curata da Giovanni Agosti con la collaborazione di Nina Artioli, direttrice dell’Archivio Gae Aulenti, e Nina Bassoli.

Il progetto allestitivo, realizzato dallo studio Tspoon, propone una serie di ambienti fedelmente ricostruiti in scala 1:1, all’interno dei quali lo spettatore può muoversi ed esplorare allestimenti di mostre e musei, case private, showroom, stazioni di metropolitana e scene di teatro, parte del lavoro della Aulenti che, senza soluzione di continuità, restituiscono il senso di una carriera durata oltre sessant’anni. 

Ciò avviene attraverso una singolare trovata, un gioco” deato dal curatore con Giovanna Buzzi, consistente in un mazzo di 88 carte che funge da filo per districarsi nel labirinto della mostra attraverso gli 88 personaggi chiave che hanno popolato i mondi attraversati da Gae Aulenti, rappresentati in figurine contenenti pillole di storia pubblica e privata per aiutare lo spettatore a delineare le traiettoria intellettuale e artistica di una grande protagonista del Novecento.

Partendo dalla sezione della grafica, quando Gae Aulenti cominciò impaginando prima la rivista aziendale Olivetti Tecnica ed organizzazione (1952) e poi Casabella” (dal 1955 al 1956) sotto la direzione del suo maestro Ernesto Rogers, si passa per la fitta rete di relazioni importanti con la famiglia Agnelli che vedono un suo coinvolgimento in multiple attività della FIAT: dalla progettazione di filiali, all’allestimento e arredamento di negozi e saloni automobilistici in Italia e all’estero.

Un ampio spazio è dato  anche agli ambienti privati, spazi abitativi progettati per gli illustri clienti e per sé, le cosiddette case della Gae tra Milano e l’Umbria, ma rimaste troppo segrete e celate agli occhi del pubblico poiché spesso presentate su giornali e riviste di settore.

Ed è un viaggio che comincia nell’euforia degli anni sessanta con la ricostruzione di quell’Arrivo al mare, progetto realizzato nel 1964 proprio per la Triennale, che con i nugoli di sagome di donne picassiane riflesse sugli specchi fu premiato per innovazione ed estro, passando poi per gli oggetti realizzati con ditte come Knoll, Fontana Arte, Kartell e Artemide, che non sono mai puramente decorativi ma il perfetto completamento dello spazio architettonico, come lampada Pipistrello, prodotta da Martinelli Luce.

Ci sono anche  i prestigiosi progetti museali, dalla trasformazione in spazio espositivo della Gare d’Orsay di Parigi, oggi sede del Museo d’Orsay, alla ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia, dall’Asian Art Museum di San Francisco all’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto italiano di Cultura di Tokyo, fino all’apertura di un nuovo fronte lavorativo che dagli anni settanta per un paio di decenni come il teatro, periodo intenso e segnato dall’amicizia  con il regista Luca Ronconi.

Attraverso il districarsi degli intrecci tra l’architettura e le altre arti, Gae Aulenti (1927-2012) ripercorre in maniera spettacolare una storia umana e professionale tra le più intense e interessanti del Novecento italiano.

Orari: Martedì – domenica 10.30 – 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00)