VARESE ARCHEOFILM 2024

Dai megaliti della Valle d’Aosta al ritorno dell’Egitto con i geroglifici decifrati dai fratelli Champollion, sarà questo che dal 4 al 7 settembre proporrà Varese Archeofilm, con una novità, nell’ultima serata non si terrà una retrospettiva sulle loro ricerche ma un approfondimento sulla montagna, in sintonia con le mostre in corso in città e sul tema delle esplorazioni.

L’evento sarà condotto dalla giornalista Giulia Pruneti, con interviste a cura di Pietro Pruneti, direttore di Archeologia Viva e la settima edizione si svolgerà in Sala Montanari, dove le singole serate, che salvo quella finale di sabato che terminerà alle 24, si terranno dalle 20.30 alle 24.

Mercoledì 4 settembre ci saranno Franco Mezzena – L’archeologia raccontata con il sorriso”(Italia, di Nicola Castangia e Andrea Fenu) sullo  scopritore dell’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta, per un viaggio nel mondo del megalitismo e tra le avventure degli Argonauti, di Cadmo, di Giasone e della figura di Ercole, con Lanfredo Castelletti, archeobotanico già direttore dei Musei Civici di Como e fondatore del laboratorio di Archeobiologia di Como, e Barbara Cermesoni, conservatore museale e archeologo dei Musei Civici di Varese.

Il documentario Pescatori-cacciatori-raccoglitori: abitanti del Nilo Bianco nella preistoria recente (Italia/Sudan, di Marco Tomaselli e Donatella Usai) illustra le vita dei cacciatori-raccoglitori-pescatori che abitavano sulla sponda del Nilo Bianco nel Tardo Pleistocene-inizio Olocene Antico, grazie al lavoro effettuato nel sito di Al-Khiday dal Centro Studi Sudanesi e Sub-sahariani di Treviso, in collaborazione con le Università di Padova, Parma e Milano.

Hardangerfolk (Regno Unito, di Gregor Douglas Sinclair) ripercorre le orme di alcuni membri della resistenza norvegese che le 1943 attraversarono l’altopiano montuoso Hardangervidda per impedire la creazione di una bomba atomica da parte di Hitler.

La missione vide undici uomini distruggere la centrale elettrica controllata dai nazisti che stava sviluppando ossido di deuterio, noto come acqua pesante, ingrediente chiave nella produzione di plutonio.

Giovedì 5 settembre ci sarà Banksy e la ragazza del Bataclan (Italia/Francia, di Edoardo Anselmi)

Che ripercorre l’incredibile viaggio dell’opera iconica realizzata da Banksy al Bataclan, che simboleggia il mondo del terrorismo e il paradosso della street art e di Banksy stesso, oltre ad un incontro/intervista con Andrea Ravo Mattoni, artista, pittore e creativo varesino di fama internazionale.

Li chiamiamo Vichinghi (Francia, di Laureline Amanieux) invita a esplorare la storia di questo popolo concentrandosi sulle scoperte più recenti, andando contro a idee preconcette.

Venerdì 6 settembre in L’incantevole Lucrezia Borgia (Italia, di Marco Melluso e Diego Schiavo) durante lo speakeraggio di un documentario dai toni scandalistici, Lucrezia Lante della Rovere esce magicamente dallo schermo e coinvolge Voce, lo speaker interpretato da Tullio Solenghi, in un viaggio alla riscoperta della vera vita di Lucrezia Borgia, seguirà un incontro/intervista con Marco Melluso, regista, scrittore e sceneggiatore, e Diego Schiavo, sound designer, autore, sceneggiatore e regista.

Con I fratelli Champollion – Nel segreto dei geroglifici (Francia, di Jacques Plaisant) si racconta di come, duecento anni fa, Jean-François Champollion decifrò per la prima volta i geroglifici egizi, risolvendo così uno dei più grandi enigmi della storia dell’umanità e di Jacques-Joseph, il fratello maggiore della famiglia Champollion.

Sabato 7 settembre con Cervino – La montagna del mondo (di Nicolò Bongiorno, figlio del leggendario conduttore Mike) c’è il racconto della conquista della montagna avvenuta nel 1865, all’analisi di fonti letterarie e archivistiche e infine alla scalata che il regista stesso ha compiuto insieme alla guida alpina del Cervino Marco Barmasse, parte di una ricerca introspettiva volta a esplorare il contatto con una natura selvaggia e il rapporto tra figlio e padre che legava Nicolò e Mike al Cervino. Incontro/intervista con Nicolò Bongiorno, regista, produttore e protagonista del film Cervino – La montagna del mondo e Luigi Pizzimenti, giornalista e curatore della mostra K2, un’impresa italiana – 1954-2024.

Ci saranno poi le premiazioni del premio Città di Varese al film più gradito al pubblico e premio Alfredo e Angelo Castiglioni della giuria tecnica.

Infine Peaks of energy (di Matteo Forzano, Damiano Levati e Matteo Vettorel) sarà l’avvincente racconto della spedizione valdostana in Pakistan dell’estate 2022, dove ambizioni personali si intrecciano con legami di amicizia e comunità, sfidando la natura individuale dell’alpinismo himalayano.

Il festival è stato organizzato dal Comune di Varese in collaborazione con Museo Castiglioni, Associazione Conoscere Varese, Firenze Archeofilm e Ce.R.D.O. e con il patrocinio di Università dell’Insubria.