Il mondo del teatro di Pippo Delbono e della sua compagnia ora è disponibile su Emilia Romagna Teatro Fondazione con quattro degli spettacoli realizzati dall’attore e regista, Questo buio feroce (2006), Dopo la battaglia (2011), Orchidee (2013) e Vangelo (2016) che raccontano un universo d’immagini, scrittura originale, musica e danza.
Gli spettacoli saranno disponibili sul sito di ERT fino al 31 maggio, nella pagina ERTonAIR, per unire tutti i contenuti realizzati in collaborazione con le istituzioni e le altre realtà con cui ERT è in dialogo.
Pippo Delbono, autore, attore, regista, è nato a Varazze nel 1959 e negli anni Ottanta ha conosciuto Pepe Robledo, un attore argentino proveniente dal Libre Teatro Libre, formazione teatrale attiva che usava la creazione collettiva come un mezzo di espressione.
I due in Danimarca si sono uniti al gruppo Farfa, diretto da Iben Nagel Rasmussen, attrice storica dell’Odin Teatret e per Delbono è cominciato un percorso verso un nuovo linguaggio teatrale, come quello orientale che approfondisce in soggiorni in India, Cina e Bali.
Nel 1987 propone il suo primo spettacolo, Il tempo degli assassini e nello stesso anno incontra Pina Bausch che lo invita a partecipare al suo Wuppertaler Tanztheater, che è stato una tappa fondamentale nel percorso artistico del regista.
Gli spettacoli di Delbono sono creazioni totali, parte di un nucleo che cresce nel tempo.
Oltre alla presenza di Pippo e Pepe all’interno della compagnia ci sono nomi come Dolly Albertin, Margherita Clemente, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Gianni Parenti e Grazia Spinella.
Nel 2006 Delbono presenta Questo buio feroce, dal titolo del libro autobiografico che racconta gli ultimi giorni dello scrittore americano Harold Brodkey, vittima dell’AIDS per un viaggio al limite della vita, tra storia personale e d’intuizioni elegiache che affronta il tema della morte con delicatezza.
A Pippo nel 2010 la giuria internazionale del 32° festival del cortometraggio di Clermont Ferrand assegna il Grand Prix a Blue Sofà, prima volta per un’opera italiana.
Nel 2011 al Teatro Verdi di Padova debutta il suo lavoro Dopo la battaglia, omaggio agli ultimi con la partecipazione straordinaria del violinista Alex Balanescu e dall’etoile dell’Opera di Parigi Marie Agnès Gillot, che vince il Premio UBU 2011 come Miglior Spettacolo.
La Compagnia Pippo Delbono è stata in diversi festival teatrali internazionali come il Festival di Avignon che l’ha accolta per quattro volte, producendo anche lo spettacolo Urlo.
Molti teatri hanno dedicato retrospettive agli spettacoli di Delbono, come il Théâtre du Rond Point di Parigi, il CCB di Lisbona, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles, il Berliner Festpiele di Berlino, il Festival di Otono di Madrid.
Inoltre la Compagnia Delbono, ha fatto tappa in più di cinquanta paesi al mondo, caso unico nella storia del teatro italiano.
Tra le pubblicazioni sul lavoro delboniano ci sono Mon théâtre, edizioni Actes Sud; Le corps de l’acteur, edizioni Les Solitaires Intespestifs; El teatro de la rabia, edizioni Punto Aparte; Récits de juin, Actes Sud; Racconti di giugno, Garzanti. Regards, edizioni Actes Sud; Corpi senza menzogna edizioni Barbès; Dopo la battaglia edizioni Barbès.
Per il Teatro Sperimentale di Spoleto negli ultimi anni Delbono ha realizzato l’opera lirica Studio per Obra Maestra.