Cuore del centro storico di Novara, il Broletto è uno dei simboli della cittadina piemontese, dalla storia antichissima…
Il Broletto un tempo era una corte recintata destinata allo scambio delle merci e alle funzioni pubbliche nel cuore della città, dove, dopo la Pace di Costanza nel 1183, il Comune di Novara vi stabilì gli edifici per le assemblee e l’amministrazione della giustizia.
Unico esempio in Piemonte di questa struttura tipica della Lombardia, il Broletto comprende quattro corpi di fabbrica con portici al piano terreno che circondano un cortile, costruiti dal XIII al XVIII secolo.
Il lato nord era chiuso dal Palazzo del Comune o dell’Arengo edificato nel 1209, sul lato est c’era il Palazzo delle Corporazioni Artigiane o Paratici del XIII secolo, il lato sud, verso Piazza Duomo, era occupato dal Palazzo del Podestà e nel lato ovest c’era il Palazzo degli evasori fiscali, costruiti entrambi tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo.
Dalla metà del XVI secolo il complesso cadde in decadenza al XIX secolo, quando iniziarono sporadici interventi di recupero, ma solo durante gli anni tra il 1926 e il 1936 ci fu il complessivo restauro del Broletto.
La sala dell’Arengo divenne uno spazio espositivo nel 1964, il fregio del cortile fu restaurato nel 1978 e la facciata del Palazzo dei Paratici nel 1993.
Il complesso del Broletto è stato riaperto al pubblico nel 2011, e oggi è la sede della Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni e di mostre temporanee.
Il palazzo del Comune è costituito da un piano terreno a portico con pilastri che reggono arconi a tutto sesto, e da un piano superiore detto Salone dell’Arengo, cui si accede attraverso una scala detta Arengaria ricostruita durante il restauro degli anni Trenta, mentre la facciata ha tracce di stemmi affrescati e quattro eleganti finestre a trifora.
Nel Salone dell’Arengo ci sono gli affreschi quattrocenteschi con Cristo e gli Apostoli e “la Famiglia Tornielli presentata dalla Vergine staccati dalla Chiesa di San Clemente in Barengo e la Crocifissione staccata dal campanile della chiesa di Sant’Andrea in Novara.
La fascia pittorica esterna detta Fregio dei Cavalieri, che si snoda lungo la sottogronda, è databile tra il 1230 e il 1260-70 e raffigura, in una serie di riquadri indipendenti, scene cavalleresche e amorose forse ispirate ai romanzi cortesi, con duelli, assedi e figure allegoriche.
Il palazzo dei Paratici, costruito nel XII secolo, fu rimaneggiato nel XV secolo e nel XVIII gli venne aggiunta una loggetta.
Al piano terreno c’è il Museo Archeologico, mentre al piano superiore, con le raccolte civiche di arte e storia, si notano tracce di finestre e frammenti di pitture simili a quelle del Palazzo del Comune.
Gli altri due palazzi presentano varie forme gotiche, oltre a un porticato ad arcate a sesto acuto e facciate impreziosite da stemmi e festoni di foglie e frutta dipinti, senza dimenticare le cinque monofore decorate da elementi in cotto.