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In Irlanda il 16 giugno è il giorno del Bloomsday, l’evento nazionale in onore dello scrittore James Joyce, con un nome che deriva da Leopold Bloom, protagonista del capolavoro di James Joyce Ulysses, mentre la data è significativa tanto nella vita dello scrittore quanto nello stesso romanzo.

Il 16 giugno 1904, infatti, Joyce uscì per la prima volta con Nora Barnacle, poi sua moglie, e in seguito scelse la  data per ambientare l’Ulysses, resoconto di un ordinaria giornata dell’ebreo Leopold Bloom a Dublino.

Nora Barnacle nacque a Galway il 21 marzo 1884 da Thomas Barnacle, un fornaio del Connemara,  analfabeta, e Annie Honoria Healy, che lavorava come sarta.

Tra il 1886 e il 1889, i genitori di Nora la mandarono a vivere con la nonna materna, Catherine Mortimer Healy.

Nel 1896 la giovane terminò gli studi e, quando i suoi genitori si lasciarono, visse con la madre e lo zio, Tom Healy, al numero 4 di Bowling Green, a Galway.

Nora nel 1903 se né andò da Galway e si recò a Dublino dove lavorava come domestica al Finn’s Hotel ,lì  conobbe James Joyce il 10 giugno 1904, mentre lo scrittore pensava di lasciare l’Irlanda.

In quello stesso anno, Nora e Joyce lasciarono l’Irlanda per l’Europa e si stabilirono nel 1905 a Trieste, che all’epoca era parte dell’Austria-Ungheria.

Quando nel 1909 Joyce fece una breve visita a Dublino, uno dei suoi amici gli fece credere che in passato fosse stato l’amante di Nora.

Questo innesca un profondo attacco di gelosia dello scrittore, documentato in un’appassionata corrispondenza, che si dice che abbia ispirato il monologo di Molly Bloom in Ulysses.

Nora ebbe due figli da Joyce, Giorgio (Trieste, 27 luglio 1905 – Costanza, 12 giugno 1976) e Lucia Anna (Trieste, 26 luglio 1907 – Northampton, 12 agosto 1982).

Nora sposò Joyce il 4 luglio 1931, dopo anni di convivenza, e morì a Zurigo il 10 aprile 1951.

Le origini dei festeggiamenti del Bloomsday risalgono al 16 giugno 1954, quando alcuni scrittori di Dublino che erano fervidi seguaci di Joyce decisero di festeggiare il 50° anniversario delle peregrinazioni dublinesi di Leopold Bloom, visitando i luoghi in cui si erano svolti i fatti narrati e rileggendo passi del romanzo in giro per la città.

Il gruppo si ritrovò a Sandycove nei pressi della Martello Tower, dove si apre il romanzo, peregrinarono a Dublino per  tutta la giornata per finire la serata nel quartiere notturno che Joyce aveva chiamato Nighttown.

L’usanza di questo pellegrinaggio letterario si è protratta negli anni fino ad oggi e nel 2004 è stato celebrato il centenario del Bloomsday, in occasione del quale Dublino ha ospitato un lungo festival animato da numerosi eventi culturali a tema, aperti dalla Bloomsday Breakfast su O’Connel Street.