Visionaria e critica, Toni Morrison, fu la prima scrittrice afroamericana vincitrice nel 1993 del premio Nobel per la letteratura, perche “in romanzi caratterizzati da forza visionaria e spessore poetico, da vita a un aspetto essenziale della realtà americana”.
Toni era nata a Lorain, città industriale dell’Ohio, dove i genitori originari dell’Alabama sono emigrati per sfuggire al razzismo del profondo Sud, il 18 febbraio 1931 e visse gli anni della Depressione in una condizione economica inumana.
Fin da bambina fu un’ottima studentessa, amante della lettura grazie alla passione per le storie popolari raccontate dal bisnonno nato schiavo, poi seguì gli studi umanistici all’Howard University per soli neri.
Si laureò nel 1953 in letteratura inglese, alla Cornell University dove era compagna di studi di LeRoi Jones, leader della rivoluzione nera degli anni Sessanta, e di Andrew Young, leader della lotta non violenta di Martin Luther King, con una tesi sul suicidio nell’opera di Faulkner e di Virginia Woolf.
Tra il 1955 e il 1964 insegnò presso l’Università di Houston nel Texas e in quella di Howard e nel 1959 sposò l’architetto giamaicano Harold Morrison di cui assunse il cognome ed ebbe due figli, ma dopo cinque anni divorziò.
In quel periodo Toni iniziò a dedicarsi alla scrittura e la sua vasta produzione vide, oltre ai romanzi, anche drammi, numerosi saggi, libri per l’infanzia, testi delle sue conferenze e articoli su svariati argomenti, soprattutto letteratura, politica, femminismo, attualità.
Dal 1964 al 1983 lavoro come redattrice presso l’editore Random House di New York, dove promosse la pubblicazione delle opere della letteratura afroamericana e curò l’edizione di The Black Book, raccolta di documenti storici sulla schiavitù e sulla vita degli afroamericani nei secoli passati.
Il suo debutto fu L’occhio più azzurro, del 1970, la storia tragica di Pecola Breedlove, una bambina nera che vorrebbe avere gli occhi azzurri, poi seguirono Sula, del 1973, sull’amicizia tra due donne all’interno di una comunità nera di provincia, Canto di Salomone, del 1977, imperniato sul giovane Milkman Dead, L’isola delle illusioni, del 1981, sul rapporto tra Son e Jadine, due giovani neri di origini molto diverse e Amatissima, del 1987, vincitore del Premio Pulitzer, su una schiava fuggiasca che uccide la figlia piuttosto che ricadere nella drammatica condizione di schiavitù.
Tutte le sue opere raccontano indagano la psicologia femminile in condizioni di emarginazione e sfruttamento, in una serie di romanzi che sono l’affresco di un’epoca della storia afroamericana.
La Morrison negli anni divenne una personalità di spicco della cultura americana e un riferimento per tutta la comunità nera degli Stati Uniti.
Nel 2012 le fu stata conferita dal Presidente Obama la Medaglia presidenziale della libertà e il
17 settembre 2015 venne nominata Ufficiale della Legion d’Onore francese.
La scrittrice morì a New York, nel Bronx, al Montefiore Medical Center, dopo una breve malattia, il 5 agosto 2019.